Auto in fiamme nel traffico, evacuata palazzina nel Napoletano

SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Panico, questa sera, in via Europa civico 38 per un auto andata in fiamme. Il fuoco ha lambito un intero palazzo con diversi appartamenti. Il pronto intervento della polizia municipale prima e dei carabinieri dopo ha evitato il peggio. La gente è stata fatta scendere in strada in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco che hanno tardato ad arrivare dal distretto di Nola. Complice il traffico dell’ora di punta. La Fiat panda è andata completamente distrutta. Danni alla facciata del grosso condominio senza conseguenze per le persone  che, dopo il sopralluogo dei pompieri, sono potute rientrare in casa.

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Il Mattino online Lunedì 12 Novembre 2018, 20:10 – Ultimo aggiornamento: 12-11-2018 20:24

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/auto_fiamme_pieno_centro_evacuata_palazzina_napoletano-4102733.html

San Giuseppe Vesuviano – «Esodo» di migranti il sindaco leghista: intervenga la procura

Le forze dell’ordine in via Ceschelli a San Giuseppe Vesuviano. A sinistra una delle camere
occupate dagli extracomunitari, che vivevano in condizioni igieniche molto precarie. Sotto il
sindaco di San Giuseppe Vesuviano Vincenzo Catapano, il primo eletto dalla Lega in Campania

La denuncia: in poche settimane 1500 nuove richieste di residenza

Il primo cittadino partecipa al blitz in due case-lager: «Inaccettabile»

È partita ieri mattina all’alba, ufficialmente con un blitz contro il «sovraffollamento» abitativo, la battaglia del sindaco leghista di San Giuseppe Vesuviano per arginare l’elevato flusso di trasferimenti in città da parte di cittadini extracomunitari, provenienti da altri paesi della zona tra cui, soprattutto, la vicina Palma Campania. Sindaco in testa, con assessore all’immigrazione, polizia municipale e l’ausilio della polizia di stato e dell’Asl, la piccola task force è andata a bussare, poco prima delle sei, alle porte di due grandi appartamenti trovati zeppi di bengalesi, pakistani e qualche magrebino.

L’«INVASIONE» SAREBBE ALIMENTATA DAL GIRO DI VITE DECISO NEI COMUNI CONFINANTI

Un’operazione pianificata da giorni, messa in piedi anche grazie a un’ordinanza dello stesso primo cittadino, firmata alcune settimane fa proprio per contrastare il sovraffollamento abitativo.  «Un’operazione voluta per debellare il fenomeno di veri e propri immobili-lager, sprovvisti d’idoneità tecnica dei locali e in fatiscenti condizioni igienico sanitarie», ha spiegato Vincenzo Catapano, primo sindaco leghista della Campania, nel corso della conferenza stampa di bilancio tenuta ieri mattina in Comune. «Niente di premeditato contro gli extracomunitari – ha tenuto a precisare Catapano – ma soltanto il rispetto delle leggi e delle norme del vivere civile. Non possiamo accettare che delle persone vivano in alloggi fatiscenti e in condizioni disumane. In veri lager. Chi non è in regola e non osserva le norme del vivere civile va allontanato dalla nostra cittadina. Anche perché – ha cocluso – può fare danni agli stessi connazionali regolari che noi accettiamo con piacere».

I NUMERI

Venti le persone trovate all’interno degli appartamenti presi di mira. Nove gli irregolari privi di qualsiasi documento. Gli extracomunitari dormivano su materassi gettati in terra, dentro case dagli impianti idraulici ed elettrici fatiscenti e pericolosi. Ma è chiaro che il Comune punta più in alto: a fronteggiare questa sorta di «invasione» dai comuni limitrofi (Ottaviano ma soprattutto Palma Campania) le cui amministrazioni hanno negli ultimi tempi stretto le maglie dell’accoglienza.

TROVATI 20 EXTRACOMUNITARI IN APPARTAMENTI FATISCENTI «SANZIONI SALATE PER I PROPRIETARI»

«Nelle ultime settimane sono arrivate circa millecinquecento richieste di residenza che vanno aggiunte alle altre cinquemila arrivate negli ultimi anni», ha spiegato l’assessore all’immigrazione, Marica Miranda: «Richieste di residenza, il più delle volte, relative agli stessi appartamenti. In uno stesso indirizzo ne abbiamo contate addirittura diverse decine. E per questo sono in corso ulteriori accertamenti». Il primo cittadino si azzarda a dire che dietro il fenomeno «potrebbe esserci una regia occulta». Criminalità? Caporalato? «Per il momento abbiamo informato la Procura della Repubblica, altro non possiamo dire». Di certo, assicurano gli amministratori e i responsabili delle forze dell’ordine, nel corso degli ulteriori accertamenti in corso potranno essere elevate sanzioni amministrative pecuniarie con l’intimazione dello sgombero dei locali e il successivo sequestro. «In virtù dell’ordinanza sindacale del 16 ottobre scorso, i proprietari degli immobili o i titolari di altri diritti reali, che risultano, all’atto dell’accertamento, avere la disponibilità materiale dell’unità abitativa risponderanno delle violazioni commesse – riferiscono i vertici della polizia municipale – Nel caso di specie venti ammende: una per ogni extracomunitario trovato».

Il Mattino 08 novembre 2018 20181108

Blitz del sindaco e della polizia locale contro il sovraffolamento delle case nel Vesuviano

San Giuseppe Vesuviano – Blitz, questa mattina all’alba, di polizia municipale e polizia di stato per reprimere il sovraffollamento delle abitazioni. Sequestrate due immobili e fermati nove cittadini extracomunitari non in regola. Il sindaco leghista Vincenzo Catapano, il mese scorso, aveva approntato una speciale ordinanza contro il sovraffollamento delle abitazioni per colpire l’invasione di bengalesi ma anche di altre comunità extracomunitarie non in regola. Lo stesso primo cittadino, accompagnato dall’assessore all’immigrazione, Marica Miranda, ha partecipato al blitz da dove sono emerse terribili situazioni igieniche e sanitarie. “Dei veri lager che smantelleremo uno ad uno” ha poi commentato il sindaco nel corso della conferenza stampa tenuta in comune.

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Il Mattino online Mercoledì 7 Novembre 2018, 16:27

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/blitz_sindaco_polizia_locale_contro_sovraffolamento_delle_abitazioni-4091557.html

San Giuseppe Vesuviano – Nei terreni contaminati trovati anche una mucca e un cavallo

GLI ANIMALI PASCOLAVANO TRA I RIFIUTI TOSSICI IL TITOLARE DEL FONDO: NON SO DI CHI SIANO QUESTE BESTIE

Sei opifici, quattro officine, due cantieri edili, due negozi alimentari e un deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi finiti sotto sequestro. È questo il bilancio di una grossa operazione dei carabinieri di San Giuseppe Vesuviano. I controlli a tappeto, oltre ai sequestri hanno prodotto anche denunce per violazioni alle norme sul lavoro e in materia ambientale e per le pessime condizioni igieniche in cui versavano. È il caso di un negozio di alimentari gestito da un cittadino di origine bengalese che esponeva cibo in cattivo stato di conservazione. Sequestrati circa duecento chili di pesce e pollo.

I CONTROLLI

Stessa sorte per un altro negozio di generi alimentari completamente abusivo, privo d’insegna, gestito sempre da un uomo di origine bengalese, che vendeva alimenti scaduti. In via Pettoloni, poco lontano dal centro, è stato sequestrato un terreno diventato deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi. Pezzi di auto da cui colavano oli, parti di cucine, frigoriferi, materiale di risulta, infissi e tanto altro. Il proprietario, è stato denunciato per attività non autorizzata di gestione di rifiuti e per non aver saputo indicare la provenienza di una mucca e di un cavallo che teneva a pascolare in quel terreno contaminato.
Cinque, invece, gli opifici a cui i militari alla guida del maresciallo Giuseppe Sannino, e coordinati dai colleghi della compagnia di Torre Annunziata comandata dal maggiore, Simone Rinaldi, hanno posto i sigilli per violazioni alla normativa su sicurezza, igiene e medicina del lavoro. Il primo su traversa D’Ambrosio dove il titolare, un 58enne del luogo, è stato denunciato così come i titolari di un opificio in via Ferraiolo e via Belvedere. Analoghi sequestri in via Scudieri dove un 52enne di origine bengalese, è stato deferito e un altro gestito da un 48enne di origine cinese. Due cantieri edili sequestrati; il primo per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, il secondo perché realizzato in zona sottoposta a vincolo sismico dove si stava realizzando un lounge bar. Quattro le officine sequestrate per smaltimento e versamento illecito di rifiuti due delle quali completamente abusive.

Il Mattino 04 novembre 2018 20181104

Il negozio di alimentari del bengalese è abusivo: sequestrati 200 chili di alimenti

Un alimentari di San Giuseppe Vesuviano completamente abusivo tanto da essere privo di insegna è stato sequestrato: colui che lo gestiva, un uomo di origine bengalese, è stato denunciato per vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione. L’uomo esponeva in vendita cibo in cattivo stato di conservazione; sequestrati circa 200 kg di pesce e pollo.

Nella vicina via Pettoloni è stato sequestrato un terreno diventato deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi (pezzi di auto da cui colavano olii, parti di cucine, frigoriferi, materiale di risulta, infissi); il proprietario 70enne è stato denunciato per attività non autorizzata di gestione di rifiuti e per non aver saputo indicare la provenienza di una mucca e di un cavallo che teneva a pascolare in quel terreno contaminato.

5 gli opifici a cui i militari hanno posto i sigilli per violazioni alla normativa su sicurezza, igiene e medicina del lavoro. Il primo in traversa D’Ambrosio: il titolare, un 58enne del luogo, è stato denunciato; stessa sorte per i titolari di opificio in via Ferraiolo e via Belvedere. Un altro è stato posto sotto sequestro in via Scudieri e il titolare, un 52enne di origine bengalese, è stato deferito.
L’ultimo è stato chiuso. era gestito da un 48enne di origine cinese.

Controllati anche i cantieri edili. I militari hanno denunciato un responsabile, un 45enne del luogo, per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro (come i bagni non in regola con le norme igieniche).
Un cantiere è stato invece sequestrato poiché messo su in zona sottoposta a vincolo sismico quindi con il divieto assoluto di costruire; vi si stava realizzando un lounge bar.

Un 29enne titolare di un’officina abusiva è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti e sversamento illecito delle acque reflue industriali: gestiva un’attività di riparazione auto e verniciatura di cerchi in lega di case automobilistiche di lusso in un terreno vasto circa 200 mq su cui sversava senza remore tutti gli scarti industriali.
Un’altra autocarrozzeria e autofficina abusiva è stata sequestrata dai militari in via Belvedere; il titolare è stato deferito per aver smaltito in modo illecito i rifiuti industriali e per lo scarico illegale delle acque reflue nonché per riciclaggio poiché deteneva parti e accessori di autovetture di dubbia provenienza.
Altre 2 officine meccaniche sono state sequestrate in via Pianillo e via Piano del Principe: nella prima si smaltivano in modo illecito i rifiuti provenienti dall’attività, abusiva; nella seconda non veniva tenuto il registro di carico e scarico dei rifiuti

Il Mattino online Sabato 3 Novembre 2018, 16:53 – Ultimo aggiornamento: 03-11-2018 17:47

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