A San Giuseppe Vesuviano un progetto di inclusione finanziato con 5 milioni: oggi la firma al ministero
la svolta annunciata durante un incontro sulla legalità con magistrati, politici, professionisti e sportivi
I ragazzi «interrogano» politici, magistrati, avvocati e personaggi dello sport sulla legalità. Alla «Ammendola-De Amicis» di San Giuseppe Vesuviano viene fuori una bella giornata di scuola con una promessa: «Costruiremo una cittadella scolastica e un museo della legalità in un bene sottratto alla camorra». A spiegarlo ai giovani studenti è il sindaco Vincenzo Catapano che oggi sarà a Roma, al ministero dell’Istruzione, per firmare l’intesa per un finanziamento di quattro milioni e ottocentomila euro. La struttura sorgerà in via Croce Rossa, di fronte al centro giovanile dei padri giuseppini, altro importante polo di ritrovo della città.
CYBERBULLISMO E FEMMINICIDIO, INTENSO DIBATTITO CON GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO AMMENDOLA-DE AMICIS
IL CONFRONTO
La notizia salta fuori nel bel mezzo delle «conversazioni sulla legalità», questo il tema dell’incontro organizzato dalla dirigente scolastica, Anna Giugliano, al quale hanno partecipato il senatore Francesco Urraro, membro della commissione giustizia di Palazzo Madama, della giunta per le autorizzazioni a procedere e della commissione Antimafia, il magistrato di cassazione, Luigi Giordano, il presidente dell’ordine degli avvocati di Nola, Domenico Visone, e il presidente dell’associazione «Koala Bear», Antonio Miranda, stella di bronzo Coni.
Ci hanno pensato i ragazzi a spronare e a mettere sotto torchio gli autorevoli ospiti con domande mirate e anche difficili. La prima, di un giovane studente, che ha chiesto spiegazioni sulla vicenda Cucchi e se lo Stato ha sbagliato. A rispondergli è stato il magistrato di Cassazione, Giordano, già Gip a Napoli, impegnato in passato in scottanti inchieste. «Lo stato deve tutelare tutti, a prescindere dai ruoli, e tocca ai magistrati fare rispettare le leggi», ha spiegato Giordano mettendo poi a fuoco anche la problematica del bullismo in classe. «Mi rivolgo a voi giovani studenti con un appello ad evitare di prendere in giro i compagni di classe più deboli e a riferire, nel caso, subito ai vostri insegnanti», ha detto il magistrato.
LEGALITÀ E SPORT
Un fuoco di fila di domande che hanno portato in classe temi come il femminicidio e il rapporto di genere. Argomenti a cui ha potuto rispondere il senatore Urraro. «In Senato – ha detto – abbiamo portato avanti la stesura di numerose leggi che, speriamo, possano, ridimensionare il fenomeno. Noi facciamo le leggi, tocca poi ai magistrati farle rispettare». Alle tante domande, poste in maniera spontanea, ha avuto modo di rispondere anche il neo-presidente degli avvocati di Nola, Domenico Visone. «La legalità – ha osservato – è una cosa seria e tocca a voi, classe dirigente del futuro, farla rispettare, a iniziare proprio dalla scuola e dalla famiglia». Sul tema degli illeciti sportivi è intervenuto Antonio Miranda, da circa cinquanta anni al fianco dei giovani. «Fare sport in modo sano e puro è una cosa importantissima che aiuta le persone a vivere meglio e a distrarsi dalle cose cattive. Non per questo abbiamo coniato il motto che portiamo avanti da anni più sport, meno droga». I ragazzi, infine, dopo una serie di domande rivolte al sindaco hanno ottenuto l’importante promessa. «Mercoledì (oggi ndr) ha concluso il Vincenzo Catapano – sarò a Roma per avviare e finanziare, con circa cinque milioni di euro, il progetto di una cittadella scolastica e di un museo della legalità, in un bene confiscato alla camorra in cui le future generazioni potranno ritrovarsi».
Il Mattino 17 aprile 2019 20190417