San Giuseppe Vesuviano. Nascondeva pasticche «Yaba» nel giubbotto: arrestato pusher bengalese

yabaSan Giuseppe Vesuviano – Arrestato un bengalese che spacciava «Yaba» la droga della pazzia. É la prima volta che viene sequestrato questo tipo di stupefacente nella cittadina vesuviana. L’uomo aveva abilmente nascosto in un ritaglio del giubbotto le micidiali pasticche. Kadir Md, 29enne di origini bengalesi ma domiciliato a San Giuseppe Vesuviano, è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione perché ritenuto responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, coordinati dal capitano, Andrea Rapone e dal maresciallo, Giuseppe Sannino, mediante un servizio di osservazione hanno accertato che l’uomo, nei pressi della propria abitazione, aveva appena ceduto a un connazionale due pasticche di “ecstasy yaba” in cambio di 30 euro. Immediato l’intervento.

Il pusher è finito in manette, mentre il cliente è stato segnalato alla Prefettura di Napoli quale assuntore di sostanza. Nel corso della perquisizione nella sua abitazione sono state rinvenute altre pasticche della micidiale droga e hashish insieme a numerose banconote di vario taglio, ritenute provento dell’attività illecita. Kadir Md è ora in attesa del rito direttissimo.

Il Mattino online Lunedì 29 Febbraio 2016, 16:51
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/san_giuseppe_vesuviano_arrestato_un_bengalese_spacciava_yaba_la_droga_pazzia-1580849.html

Alla Fidapa riflessioni sul femminicio nel ricordo di Enza Avino

Vincenza-Avino-uccisa-nel-napoletano1-675x445fidapaSan Giuseppe Vesuviano – Nel ricordo di Enza Avino, vittima di femminicidio barbaramente uccisa in strada a Terzigno dal suo ex, si terrà oggi pomeriggio (23 febbraio) un incontro con riflessioni sul tema della violenza in genere. La manifestazione è stata organizzata nella sede della Fidapa, in via Giordani, con la collaborazione dell’Associazione InRosa di San Giuseppe Vesuviano. Interverranno la presidente della Fidapa San Giuseppe Vesuviano, Marialucia Ambrosio e la presidente dell’Associazione InRosa, Eliana Iuorio.

23 febbario 2016

Protocollo d’intesa con il parlamento della legalità nel comune sciolto due volte per infiltrazioni camorristiche

Comune SGiusep (5) provaSan Giuseppe Vesuviano – Nel comune sciolto due volte per infiltrazioni camorristiche stipulato un protocollo d’intesa con il Parlamento della Legalità Internazionale. Si tratta di un atto teso a rafforzare ulteriormente il vincolo di adesione del Comune di San Giuseppe Vesuviano alle politiche culturali di promozione e diffusione della legalità. Domani alle ore 17,  in occasione della sottoscrizione del protocollo, il vice sindaco, Dolores Leone, conferirà la cittadinanza onoraria, per gli alti meriti acquisiti nell’espletamento delle funzioni e per l’impegno culturale, al fondatore e coordinatore del Parlamento della Legalità Internazionale, Nicolò Mannino, e al suo vice, il funzionario di Polizia Penitenziaria Salvatore Sardisco.

Mannino De Rossi
Mannino De Rossi

Nicolò Mannino, che ha profuso sforzi culturali costanti nel contrasto alla mafia ed alla criminalità organizzata, dopo aver collaborato con i Giudici Paolo Borsellino ed Antonino Caponnetto ed aver ricevuto numerosi premi e cittadinanze onorarie, è stato anche insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del titolo di Cavaliere emerito della Repubblica Italiana.

sottosegretario Domenico De Rossi
sottosegretario Domenico De Rossi

Alla manifestazione di sabato pomeriggio, nell’aula consiliare del comune vesuviano, parteciperà anche il sottosegretario alla difesa, generale Domenico Rossi, dallo scorso 12 dicembre al fianco dell’associazione.

Il vice sindaco, Dolores Leone
Il vice sindaco, Dolores Leone

«Abbiamo avuto l’onore di ospitare già a novembre scorso Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco in occasione della terza edizione del Convegno Giustiza, Etica e Legalità – ha dichiarato il vicesindaco Dolores Leone – Con la sottoscrizione del protocollo proseguiamo nel cammino educativo destinato in modo particolare ai più giovani. La legalità è un modo di essere da praticare sin nei più piccoli gesti quotidiani».

Il Mattino online Mercoledì 17 Febbraio 2016, 08:48
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/protocollo_d_intesa_parlamento_legalit_comune_sciolto_volte_infiltrazioni_camorristiche-1556942.html

Il 19 febbraio San Giuseppe Vesuviano “S’illumina di meno” – Il Comune aderisce alla giornata del risparmio energetico

manifesto mi illumino di menoCOMUNICATO STAMPA N. 07/2016 – 18/02/2016
La Giunta comunale di San Giuseppe Vesuviano ha scelto di aderire, in collaborazione con
l’Associazione “Cittadini per l’Ambiente”, alla giornata del risparmio energetico e della mobilità sostenibile “M’illumino di meno”, promossa da Caterpillar, il programma di Rai Radio 2.
L’iniziativa si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo, del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, dell’adesione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il 19 febbraio, pertanto, sarà dedicato alla sensibilizzazione al risparmio energetico ed alla promozione delle energie alternative e rinnovabili. I volontari dell’Associazione Cittadini per l’Ambiente, con la collaborazione dei docenti e degli alunni del I Circolo Didattico, saranno impegnati dalle ore 9:00 alle ore 12:00 a divulgare ai cittadini le più recenti tecniche e strategie di risparmio energetico. Presso lo stand che sarà appositamente istituito in via Cesare Battisti saranno divulgati consigli e distribuite “buone pratiche” da tenere in mente per poter ridurre gli sprechi quotidiani.
consigli risparmio energetico (1)Nel corso della giornata, poi, si svolgeranno anche alcune visite guidate agli impianti fotovoltaici installati presso gli istituti scolastici della città. In particolare gli alunni delle scuole della città potranno visitare gli impianti dei plessi Nappi e Belvedere, comprendendone il funzionamento ed approfondendone i vantaggi.
Alle ore 19:00, in segno simbolico di adesione, le luci di piazza Garibaldi saranno spente fino alle 20:00 ed i cittadini presenti potranno successivamente godersi un momento di spettacolo musicale folcloristico.
Con una nota del 16 febbraio indirizzata ai dirigenti scolastici della città l’Assessore al Governo del Territorio Luigi Miranda ha invitato le scuole ad una partecipazione piena e consapevole all’evento, esortando, in particolare, gli alunni ed i genitori a raggiungere gli edifici scolastici a piedi o in bici.
“L’intera giornata – spiega Luigi Miranda – sarà un momento cruciale per tutta la città, per poter dimostrare di voler aderire realmente alle politiche di risparmio energetico e di disinquinamento, spegnendo luci ed apparecchiature elettroniche non necessarie e riducendo al minimo ogni forma di illuminazione artificiale”.

18 febbraio 2016

Cocaina sull’asse Colombia-Vesuvio – Raffineria a San Giuseppe, cinque arresti

finanza 170216 1Francesco Gravetti Pino Cerciello

San Giuseppe Vesuviano – La droga squestrata avrebbe garantito un guadagno di oltre 3 milioni di euro: sarebbero state confezionate 100mila dosi, destinate probabilmente a invadere il mercato di tutta Italia, partendo dalle falde del Vesuvio. Numeri che danno l’idea dell’importanza dell’operazione messa a segno dai militari del nucleo di polizia tributaria di Napoli, che hanno inferto un duro colpo al commercio della droga, stanando ancora una volta un clan di Torre Annunziata, i Gallo Limelli Vangone e la loro santa alleanza con i narcos della Colombia.

L’irruzione - Le Fiamme gialle hanno sorpreso un gruppo nel laboratorio clandestino
L’irruzione – Le Fiamme gialle hanno sorpreso un gruppo nel laboratorio clandestino

I finanzieri hanno scoperto a San Giuseppe Vesuviano una raffineria di sostanze stupefacenti, altamente attrezzata per la lavorazione e l’estrazione di notevoli quantitativi di cocaina. Al momento dell’irruzione, erano presenti nel laboratorio cinque persone, impegnate nel processo di lavorazione della droga, che sono state tratte in arresto in flagranza di reato. Fra queste, figurano due esponenti di spicco del clan di Torre Annunziata, già da diversi anni leader nell’importazione di ingenti carichi di cocaina provenienti dal Sud America e nella relativa gestione dei traffici illeciti nell’hinterland napoletano. Si tratta di Vincenzo Cirillo e Carmine Russo, entrambi di 37 anni. Con loro, tre stranieri: due colombiani e una cittadina spagnola, anche lei di origine colombiana: Jamie Alzate Sanchez di 42 anni, Francisco Viveros Arroyave di 56 anni e Sandra Lorenza Valle Ortega di 36 anni. Erano i colombiani a far giungere in Italia la materia prima e ad istruire i «colleghi» italiani ad utilizzare il procedimento chimico che consentiva l’estrazione della droga.

Le attrezzature - La struttura dotata di tutto l'occorrente per trasformare la droga
Le attrezzature – La struttura dotata di tutto l’occorrente per trasformare la droga

I militari hanno sorpreso i malviventi proprio mentre erano intenti a gestire le fasi della lavorazione della droga: 7 chilogrammi di pasta di coca erano già stati estratti, mentre erano pronti per essere trasformati altri 20 litri di cocaina allo stato liquido. La cocaina, peraltro, era conservata in involucri particolari, che avrebbero permesso di nasconderla ed evitare che venisse scoperta nei suoi viaggi dalle Americhe all’hinterland vesuviano. Il blitz dei finanzieri, però, ha consentito di arrivare direttamente alla «fabbrica» e di bloccare una produzione di quantità industriale. Oltre alla materia stupefacente, sono state individuate e sottoposte a sequestro tutte le sostanze e le attrezzature utilizzate nel procedimento di lavorazione e di raffinazione: presse metalliche, solventi, acidi, carte per il filtraggio, provette, stampi. Materiale che testimonia la capillare organizzazione della cosca criminale nella gestione della produzione di droga.

San Giuseppe Vesuviano Via Alveo Falangone
San Giuseppe Vesuviano Via Alveo Falangone

La raffineria era stata allestita in una traversa di Via Zabatta, in via Alveo Falangone. In pieno territorio di San Giuseppe Vesuviano. Una piccola e impervia stradina, abbastanza celata, ricavata all’interno di un vecchio percorso dei Regi Lagni in un agglomerato venuto su nel pieno dell’abusivismo edilizio di San Giuseppe Vesuviano. Da via Alveo Falangone si ha la possibilità di accedere direttamente su via Zabatta, una strada che, lungo le pendici del Monte Somma, porta dritto verso il mare di Torre Annunziata, passando per Boscoreale. Un percorso strategico, lungo il quale c’è buona libertà di movimento per raggiungere Torre Annunziata, da un lato, e Napoli, da un altro. A poche centinaia di metri dalla fabbrica di cocaina, abita un altro pregiudicato, Natale Scarpa, che proprio due anni fa, il 17 febbraio del 2014, fu arrestato dalla squadra anticrimine del commissariato di San Giuseppe Vesuviano. Anche lui, in quella occasione, era in compagnia di due colombiani. L’arresto avvenne in un appartamento a Poggiomarino.

I passaggi - Estrazione dalla pasta di coca o dalla sostanza liquida Poi la commercializzazione
I passaggi – Estrazione dalla pasta di coca o dalla sostanza liquida Poi la commercializzazione

Legato al clan Gallo-Limelli-Vangone, era ricercato da quattro anni ed era coinvolto in un grosso giro di traffico di stupefacenti internazionale con la Colombia. Al momento dell’arresto risultava latitante dal 2009, con l’accusa di traffico internazionale di droga. Su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli a seguito di indagini della Dda Scarpa fu trovato in compagnia di due cittadini colombiani denunciati per favoreggiamento personale, insieme al proprietario dell’appartamento dove si era nascosto

Il Mattino 18 febbraio 2016 20160218 1 20160218 prim cr

Il blitz nella raffineria – Business coca il clan investe sulle tecnologie

finanza 170216Pino Cerciello Giovanna Sorrentino

SAN GIUSEPPE VESUVIANO – BOSCOREALE – Non sono bastati gli arresti inferti negli anni passati al clan Gallo-Limelli-Vangone a mettere in ginocchio la cosca del boss Giuseppe Gallo, alias Peppe o’ pazzo. Il loro controllo sui traffici di droga internazionali è ancora attivo, tanto da riuscire a trovare modi sempre nuovi per nascondersi dalle forze dell’ordine sia in Italia che oltreoceano. La cosca, secondo gli investigatori, ha inventato un nuovo modo per importare la cocaina dalla Colombia, racchiusa in una sostanza plastica, che poi viene lavorata in Italia. La scoperta è stata effettuata ieri dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Napoli, che hanno sequestrato un appartamento in affitto, adibito a raffineria di polvere bianca, gestita da 5 persone. Si trovava in via Alveo Falangone, una traversa di via Zabatta, nascosto in un posto strategico, dal quale era possibile raggiungere Boscoreale e Torre Annunziata. In manette sono finiti 2 italiani ritenuti vicini al clan Gallo-Limelli-Vangone, Vincenzo Cirillo, residente a Torre Annunziata e Carmine Russo, residente a Boscotrecase, entrambi 37enni. Per gli inquirenti, il primo manteneva i rapporti con i narcos colombiani, mentre il secondo era il suo braccio destro. Cirillo era finito in manette per la prima volta nel 2009, nell’ambito del blitz che prese il nome di Pandora-Matrix, che fu letale per il clan del boss Peppe o’ pazzo. A suo carico, le accuse di spaccio e detenzione di stupefacenti, aggravati dalle finalità mafiose, ma dopo essere stato assolto in primo grado, il reato finì in prescrizione prima del pronunciamento della Cassazione a maggio. Russo invece è incensurato, insospettabile, un pesce piccolo. I due però, nonostante non siano mai stati esponenti di spicco della cosca, sarebbero riusciti a tenere i rapporti con i narcos colombiani, che sono addirittura giunti in Italia, a San Giuseppe Vesuviano, per insegnare agli alleati come lavorare la droga, per poi tornare nel loro paese. Si tratta di Alzate Sanchez Jamie, 42enne, Francisco Arroyave Viveros, 56enne, colombiani e Lorena Sandra Valle Ortega, 36enne, originaria della Colombia, ma cittadina spagnola. È prevista per domani la convalida degli arresti da parte del gip del Tribunale di Nola e nel frattempo i 5 sono reclusi in carcere. La droga veniva lavorata con un solvente e poi filtrata, ma non è ancora certo come sia giunta in Italia. Da inchieste precedenti, dietro i giri di stupefacenti dei Gallo-Limelli-Vangone, era stato individuato Pasquale Fiorente, 39enne originario di Boscotrecase, ricercato da moltissimi anni, che è sempre riuscito a scappare dalle manette. I vertici della cosca al momento sono vacanti. Peppe o’ pazzo è in carcere, dove sconta pene per omicidi, sequestri di persona, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Anche il suo fratello minore, Andrea, 23 anni, è in carcere dal 2014, imputato per il duplice omicidio dei fratelli Giovanni e Roberto Scognamiglio di Pompei, uccisi per una partita di droga mai arrivata a destinazione e proveniente dall’estero. I Gallo-Limelli-Vangone, secondo l’Antimafia, oltre a gestire i traffici internazionali, si occupa dello smistamento di cocaina e marijuana nelle piazze di spaccio del Piano Napoli di via Settetermini di Boscoreale. A pochi metri dalla fabbrica di cocaina, c’è la casa di Natale Scarpa, boss dei Gallo-Cavalieri, che 2 anni fa fu arrestato in compagnia di 2 colombiani in un appartamento a Poggiomarino. Era ricercato da 4 anni ed era coinvolto in un grosso giro di traffico di stupefacenti internazionale con la Colombia. Al momento dell’arresto risultava latitante dal 2009, con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Il Mattino SUD 18 Febbraio 2016 20160218 2

 

Scoperta raffineria sulle falde del Vesuvio: la Finanza sequestra sette chili di coca – video

finanza_autoLa Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto una raffineria di cocaina in un appartamento di San Giuseppe Vesuviano gestita dal clan Gallo/Limelli/Vangone. Sono stati sequestrati oltre 7 chilogrammi di cocaina ed arrestati in flagranza 5 persone. la droga sequestrata avrebbe avuto sul mercato un valore di oltre 3 milioni di euro e sarebbe servita per il confezionamento di oltre 100 mila dosi.

Il Mattino on line Mercoledì 17 Febbraio 2016, 08:53
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/scoperta_raffineria_sulle_falde_vesuvio_la_finanza_sequestra_sette_chili_di_coca-1556943.html

Al via la campagna per combattere la violenza sulle donne: «Io dico basta»

MANIFESTO_IODICOBASTA JPEG realSan Giuseppe Vesuviano – Aggressioni, violenze e anche omicidi. E’ questo il bilancio degli ultimi anni nella zona vesuviana nei riguardi di molte donne, offese, picchiate e, addirittura, ammazzate in strada. “Io dico basta”, è lo slogan della Campagna di sensibilizzazione, prevenzione, informazione promossa dall’Associazione IN ROSA di San Giuseppe Vesuviano, impegnata da anni sul territorio, nella tutela delle vittime di violenza di genere e di tutti i soggetti coinvolti in problematiche legate al Diritto di Famiglia, Diritto dei Minori, Diritti Umani.

Cinque scatti, opera del fotografo sangiuseppese Pasquale Annunziata, per dire NO, alla violenza di genere. Un messaggio rivolto a tutti ed in particolare ai giovani – non a caso, la modella, scelta per la Campagna è una studentessa del Liceo Carducci di Nola, Rossella Nusco, di diciassette anni – per coinvolgerli nelle attività di IN ROSA e sensibilizzarli al tema. È proprio tra i giovanissimi, che si evidenziano maggiormente atti di violenza psicologica, manifestati attraverso forme di gelosia e possesso e non sono pochi, gli episodi di violenza fisica.
«Abbiamo voluto inviare un messaggio positivo – dice la presidente di IN ROSA, l’avvocata Eliana Iuorio – Un sorriso, al posto di un occhio nero, per mostrare a tutti che dal circuito della violenza di genere si può uscire e ci si può liberare dall’abuso, se ci si rivolge alla rete antiviolenza».

Una mentalità, quella che alimenta le violenze per motivi di genere, che va demolita; per ottenere questo risultato non occorre altro se non la presenza e l’attività sul territorio di associazioni e centri antiviolenza, in grado di sostenere ed assistere le vittime e costruire attività di prevenzione, sensibilizzazione ed informazione sull’intero territorio, rivolgendosi a giovani e non, a donne ed uomini, potenziali vittime e carnefici.

Nel mese di febbraio, dedicato da sempre all’amore e quello di marzo, che ruota intorno alla donna, l’Associazione IN ROSA ha organizzato una serie di incontri ed iniziative nelle scuole ed eventi pubblici di sensibilizzazione, per la presentazione della Campagna – che sarà veicolata attraverso il web e i social – ed il confronto con tutti i cittadini, sul tema della violenza di genere ed il femminicidio.

L’Associazione IN ROSA, oggi partner del Centro Antiviolenza Lilith, nell’Ambito territoriale N26, ha sede in San Giuseppe Vesuviano (Na), alla via Giuseppe Moscati numero 18 e garantisce gratuitamente consulenza ed assistenza psicologica e legale alle vittime di violenza di genere ed a tutti coloro hanno necessità a veder tutelati i propri Diritti in materia di Famiglia, Minori, Diritti Umani, Adozioni.

Il Mattino online Martedì 16 Febbraio 2016, 08:42

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/al_via_la_campagna_combattere_la_violenza_sulle_donne_io_dico_basta-1554590.html

San Giuseppe Vesuviano – Mille multe con il programma acchiappa-targa

Polizia Municipale (1)San Giuseppe Vesuviano – Polizia municipale a caccia di auto senza assicurazione, prive di collaudo o rubate. Grazie a un nuovo strumento, il “Targa System”, da alcuni giorni in dotazione ai caschi bianchi di San Giuseppe Vesuviano, gli agenti sono in grado di individuare, a partire dalla targa, le vetture senza assicurazione, con la revisione scaduta o rubate. In pochi giorni elevate circa mille contravvenzioni. Polizia Municipale (3)Un vero incubo per gli automobilisti. Tutto in tempo reale. Pochi secondi per leggere, sul video del computer installato a bordo di una prima pattuglia collegato a una telecamera posta in strada, il frame della targa con l’esito dell’analisi. Una luce verde indica che tutto è a posto. Una luce rossa, invece, che quell’auto è priva di assicurazione, di collaudo o addirittura rubata.
Polizia Municipale (8)Immediato l’avvertimento, via radio, alla pattuglia localizzata poche centinaia di metri più avanti per bloccare l’auto sospetta e controllare i documenti con sanzioni e grossi introiti per le casse comunali. Categorico il comandante della polizia municipale, Ciro Cirillo. “Troppi incidenti sul nostro territorio e molti autoveicoli che circolano senza assicurazione. Da qui i controlli senza sconti per nessuno”.

Il Mattino 14 Febbraio 2016 20160214

San Giuseppe Vesuviano. Automobilisti nel mirino: all’istante si scopre chi è senza assicurazione e collaudo. Il comandante dei vigili: nessuno sfugge

Polizia Municipale (3)San Giuseppe Vesuviano – In pochi giorni circa mille contravvenzioni, grazie al nuovo dispositivo in dotazione alla polizia municipale che rileva mancate assicurazioni e mancati collaudi. Da circa una settimana automobilisti sotto tiro a San Giuseppe Vesuviano grazie al modernissimo sistema che permette di verificare, in tempo reale, copertura assicurativa e la data del collaudo degli autoveicoli.Polizia Municipale (1)

I controlli funzionano così. Due pattuglie di polizia municipale, dislocate a poche centinaia di metri di distanza, riescono, in pochissimo tempo, a stanare automobilisti privi di assicurazione e di collaudo. Al primo passaggio, dove è sistemata la telecamera collegata a un computer, è letta la targa dell’autoveicolo.
In tempo reale (alcuni secondi), il sistema segnala se l’auto è scoperta di assicurazione o di collaudo. Via radio arriva l’ordine di bloccarla un centinaio di metri più avanti.

Polizia Municipale (8)E partono le contestazioni che stanno portando grossi introiti nelle casse comunali.

Il comandante della polizia municipale, Ciro Cirillo
Il comandante della polizia municipale, Ciro Cirillo

Il comandante della polizia municipale, Ciro Cirillo, è categorico.

«Troppi incidenti sul nostro territorio e molti autoveicoli che circolano senza assicurazione. Per questo abbiamo intensificato i controlli che non faranno sconti a nessuno».

Il Mattino online Sabato 13 Febbraio 2016, 12:47
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/san_giuseppe_vesuviano_automobilisti_mirino_delle_telecamere_istante_si_scopre_senza_assicurazione_collaudo_comandante_vigili_nessuno_sfugge-1548558.html