San Giuseppe Vesuviano – Il commiato – I commissari salutano: auguri per il futuro

La commissione straordinaria. Da sinistra il Vice Prefetto Paola Spena, il funzionario ministeriale, Raffaele Barbato. A destra il Prefetto, Cinzia Guercio e l’avvocato, Raffaele Marciano responsabile dell’ufficio legale

Nella prima giornata che ha seguito l’elezione a sindaco di Vincenzo Catapano, c’è stato il saluto della commissione straordinaria a funzionari e dipendenti comunali. Il Prefetto, Cinzia Guercio, il vice Prefetto, Paola Spena e il funzionario ministeriale, Raffaele Barbato hanno incontrato, nell’aula consigliare, tutto il personale del comune con cui hanno condiviso la loro luna esperienza a San Giuseppe Vesuviano. Parole di elogio, da parte dei tre funzionari governativi, per il segretario generale, Francesco Serino e il suo vice, Pasquale Boccia. Ringraziamenti anche a tutti i funzionari di settore tra cui il capo del personale, Salvatore Boccia, il responsabile del ced, Raffaele Miranda e il responsabile dell’ufficio legale, Raffaele Marciano. Nella mattinata, nella sala giunta, vi era stato un prologo di commiato con tutti i funzionari e capi settore nel corso del quale sono state regalate tre statue di San Giuseppe, in ceramica, a ricordare il loro contributo alla cittadina. «Un regalo dal duplice messaggio. Religioso e affettivo – hanno spiegato i funzionari comunali – per non dimenticare San Giuseppe Vesuviano». Emozionante e molto sentito anche emotivamente, l’incontro del primo pomeriggio nell’aula consiliare gremita di dipendenti. A tutti la commissione straordinaria ha espresso il ringraziamento per il contributo dato nella difficile fase amministrativa. «La speranza e l’auspicio – hanno, poi, ribadito funzionari e dipendenti – è che la nuova amministrazione continui sul solco tracciato dalla commissione straordinaria».

Il Mattino 14 novembre 2012

San Giuseppe Vesuviano – La gestione straordinaria – I commissari per tre anni in municipio – «Trasparenza e un bilancio senza debiti» – «Abbiamo riordinato l’apparato amministrativo regole certe negli uffici» – Colpiti gli abusi edilizi e completati lavori per lungo tempo fermi

La commissione straordinaria: da sinistra il Vice Prefetto, Paola Spena, il funzionario ministeriale, Raffaele Barbato. A destra il Prefetto, Cinzia Guercio. In piedi l’avvocato, Raffaele Marciano responsabile dell’ufficio legale comunale

San Giuseppe Vesuviano. Tre anni di gestione commissariale per riportare legalità e trasparenza al Comune. La commissione straordinaria fu inviata il 3 dicembre del 2009. Il decreto fu firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Tre anni in cui si sono succeduti due prefetti, (Ciro Trotta e Cinzia Guercio), due vice prefetti (Gabriella Tramonti e Paola Spena), un funzionario del ministero degli interni, Raffaele Barbato. Cosa lasciate.
«Un paese sicuramente con una maggiore disciplina, più osservante alle regole e certamente pronto a intraprendere la strada del rinnovamento». Non hanno dubbi, Cinzia Guercio, Paola Spena e Raffaele Barbato. Gli ultimi due hanno sempre fatto parte della commissione straordinaria. «Il nostro compito era quello di riportare legalità, combattere l’abusivismo edilizio, commerciale ma anche di tutelare i cittadini onesti di San Giuseppe Vesuviano. Molto è stato fatto; la piazza, la ristrutturazione di alcune scuole, il rifacimento di diverse strade e l’accordo sulla stazione unica appaltante per evitare infiltrazioni mafiose. Abbiamo tracciato, inoltre, un solco su altre importanti iniziative come l’acquisizione delle aree ex ferrovie dello stato. Il trasferimento del commissariato di polizia in fabbricati abusivi requisiti e, non ultimo un piano per la manutenzione delle strade senza trascurare i servizi sociali. Ancora tanto resta da fare. L’auspicio è che i nuovi amministratori continuino l’opera».

Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso con il Prefetto, Ciro Trotta in occasione del Festival del Libro tenuto a San Giuseppe Vesuviano nel 2009

In un paese sciolto per condizionamenti della camorra che difficoltà avete trovato? «All’inizio un po’ di reticenza, anche nella macchina amministrativa. Poi, nel tempo, i rapporti si sono consolidati raggiungendo una buona sinergia». La commissione straordinaria è riuscita anche a risanare le finanze ripianando i grossi debiti pregressi? «La finanza comunale gode di buona salute nonostante le ristrettezze nazionali. Non abbiamo debiti e lasciamo un comune in grado di autogestirsi. Tutto ciò grazie ai validi collaboratori e all’intero appartato che ci ha sostenuto».
E ora il voto. «Certo. Una campagna elettorale molto corretta, grazie agli accordi interpartitici che abbiamo sostenuto. L’occasione è propizia per porgere i migliori auguri alla città, e che possa continuare a crescere sulla strada intrapresa».

Il Mattino 27 ottobre 2012

San Giuseppe Vesuviano – Abusi e veleni cinesi sigilli alla fabbrica

San Giuseppe Vesuviano. Una fabbrica di confezioni, gestita da cittadini cinesi, che operava totalmente al nero, posta sotto sequestro. Un’internet point, amministrato da pakistani, che operava in un ammezzato completamente abusivo, parzialmente sequestrato. Una macelleria, controllata da una famiglia marocchina, sanzionata, in attesa dei risultati dei funzionari Asl chiamati a fare i dovuti controlli sanitari. È questo il risultato di un’operazione congiunta, compiuta ieri mattina, tra il personale di polizia locale, con a capo il comandante, Ciro Cirillo, del nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro e del commissariato di polizia, diretto da Mario Minichini. Un lavoro incessante, quello degli organismi di controllo, voluto dalla commissione straordinaria, con a capo il prefetto Cinzia Guercio. «Nonostante il clima elettorale – ripete il prefetto – la battaglia contro le illegalità continuerà ininterrottamente».
Nella fabbrica fantasma, gestita da cinesi, la task-force ha disposto la sospensione dell’attività per utilizzo di lavoratori al nero. Nel blitz individuato anche un lavoratore clandestino. Per questo il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per sfruttamento di manodopera extracomunitaria clandestina. I vigili urbani hanno, inoltre, sottoposto a sequestro la fabbrica e denunciato il titolare per abusivismo commerciale. Sequestrato, invece, il piano ammezzato abusivo di un’internet point gestito da pakistani dove è stato trovato anche un lavoratore al nero che ha procurato la denuncia per il titolare. Sanzionato, infine, il proprietario di una macelleria marocchina, per reati amministrativi, in attesa degli accertamenti igienico-sanitari che potrebbero sancire la chiusura.

Il Mattino 28 settembre 2012

SanGiuseppe Vesuviano – Al lavoro in tre cantieri fuorilegge, scatta il sequestro

San Giuseppe Vesuviano – A San Giuseppe Vesuviano tre cantieri abusivi sono finiti sotto sequestro. Tre persone denunciate, due delle quali per violazione dei sigilli, e altri dieci fabbricati abusivi sotto osservazione per verificare che le ordinanze di abbattimento abbiano avuto il giusto corso. La commissione straordinaria, che governa ancora San Giuseppe Vesuviano, ha intensificato i controlli alla vigilia delle elezioni amministrative del 28 e 29 ottobre che dovranno sancire l’elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale. Pattuglie di polizia municipale, con l’ausilio di tecnici del comune, stanno setacciando il territorio. Obiettivo della commissione straordinaria, con a capo il prefetto, Cinzia Guercio, quello di bloccare chi, pensando di approfittare del periodo elettorale, non ha esitato a commettere abusi o a portare a termine opere già sequestrate. Il maggiore della polizia municipale, Raffaele Tortora, con il suo gruppo di uomini, è riuscito, l’altro giorno, a bloccare una grossa sopraelevazione a valle della cittadina. Circa 200 metri quadri di manufatto abusivo finito sotto sequestro.

Il Mattino 15 settembre 2012

SanGiuseppe Vesuviano – Specchi rotti necrologio dei commissari

San Giuseppe Vesuviano – I vandali rubano per l’ennesima volta gli specchi parabolici di via Lavinaio. La commissione straordinaria risponde, ironicamente, con un manifesto di lutto fatto affiggere in tutta la cittadina. «La commissione piange, con rammarico, la prematura scomparsa di due specchi parabolici per l’incrocio installati in …a tutela della sicurezza. A causa di pochi non può essere tutela l’incolumità di tutti…». Una vera sfida ai balordi.

Il Mattino 04 settembre 2012

San Giuseppe Vesuviano – Ferragosto: al lavoro i commissari anti-camorra

Il prefetto, Cinzia Guercio in una scuola cittadina
Il prefetto, Cinzia Guercio in una scuola cittadina

San Giuseppe Vesuviano. Lavori a pieno ritmo per la commissione straordinaria nonostante le ferie estive. Strade, scuole e progetti di ammodernamento stanno cambiando il volto, in questi giorni, di San Giuseppe Vesuviano nel tentativo di imrimere una svolta dopo il declino degli anni scorsi. La cura «commissariamento» dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose sta riportando vivibilità in una cittadina dove beghe politiche, condizionamenti e scellerate gestioni avevano fortemente minato una fiorente crescita economica. Nonostante le difficoltà legate anche ad atti vandalici, non ultimo quello che ha interessato la realizzazione di un impianto di videosorveglianza su tutto il territorio comunale per controllare e reprimere fenomeni degli scarichi abusivi dei rifiuti e aumentare il livello di sicurezza dei cittadini, la commissione straordinaria, presieduta dal prefetto Cinzia Guercio, va avanti per la sua strada. L’auspicio è quello di consegnare una città «pulita» ai cittadini e ai futuri amministratori che dovranno insediarsi alle prossime elezioni comunali la cui data non è ancora stata stabilita. Autunno prossimo o, quasi certamente, primavera 2013, la scadenza elettorale. E intanto diverse strade cittadine sono state sistemate e completamente asfaltate. Scuole ristrutturate e altre ancora in fase di realizzazione. Una piazza centrale riconsegnata alla popolazione con la riqualificazione dell’intero centro storico svuotato di ben quattro distributori di carburanti. Legalità riportata grazie anche al prezioso sostegno di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.

Il Mattino 12 agosto 2012

San Giuseppe Vesuviano – Controlli dei vigili, 16 dipendenti senza copertura previdenziale. Impiegati minori – Lavoro nero, sospese quattro aziende

San Giuseppe Vesuviano. Blitz anti lavoro nero e abusivismo edilizio. Sospensione delle attività per quattro aziende che impiegavano lavoratori al nero. Evasione per centinaia di migliaia di euro. Impiego di manodopera minorile e sequestro di grosse aree utilizzate abusivamente per lo stoccaggio di rifiuti ferrosi.
È questo il risultato dell’attività di controllo, disposta dalla commissione straordinaria del Comune di San Giuseppe Vesuviano, finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio e commerciale, della contraffazione dei marchi, dello sversamento dei rifiuti e di ogni forma d’illegalità a danno dei lavoratori e dei cittadini.
Una speciale task-force, composta da uomini del comando di polizia municipale, del commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano, del nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro e del comando della polizia provinciale, ha setacciato il territorio in lungo e in largo.
Sotto la lente sono finiti, una fabbrica di confezioni gestita da cittadini di nazionalità cinese, una serigrafia, un caseificio, un bar e un’azienda operante nel settore dell’autotrasporto, della rottamazione e del recupero di rifiuti non pericolosi e del commercio di materiali ferrosi. Molte le inosservanze e le inadempienze riscontrate. Individuati sedici lavoratori senza copertura previdenziale e assicurativa impiegati al nero. Una circostanza che ha fatto scattare, da parte dei carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro, la sospensione delle attività per ben quattro aziende.
Accertata, inoltre, un’evasione contributiva ai danni dell’Inps e dell’Inail per circa 100 mila euro. Il titolare di un’azienda è stato denunciato per aver impiegato due lavoratori extracomunitari clandestini e un lavoratore minore. Denunciato anche il titolare di una ditta per la mancanza di un contratto per lo smaltimento dei rifiuti.
Nel corso del blitz all’interno di un’altra area aziendale, oltre alla sospensione dell’attività per l’utilizzo di personale a nero, sono state individuate e sequestrate varie aree, per un totale di circa diecimila metri quadri, utilizzate abusivamente per stoccaggio dei rifiuti e parcheggio di grossi autoveicoli. La polizia municipale ha, infine sequestrato anche un grosso capannone, con annesso un primo piano e una piscina con dependance, il tutto realizzato abusivamente.

Il Mattino 10 luglio 2012

San Giuseppe Vesuviano – Blitz dei vigili urbani – Maxipiscine e restauri senza licenza, scatta il sequestro

San Giuseppe Vesuviano. Prosegue la lotta all’abusivismo edilizio da parte della commissione straordinaria che governa San Giuseppe Vesuviano dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Sei i manufatti abusivi finiti sotto sequestro negli ultimi giorni. La speciale task-force, coordinata dal maggiore Ciro Cirillo, comandante della polizia municipale, ha controllato e sequestrato numerosi cantieri dove si stavano perpetrando abusi di vario genere: piscine tipo laghetto, sopraelevazioni su bar e ristoranti, ma anche ristrutturazioni di vecchi fabbricati e altro ancora, tutto senza concessione edilizia.
«Un vizio che non vogliono affatto mettere da parte i cittadini di San Giuseppe Vesuviano – ammette con decisione il comandante dei vigili, Ciro Cirillo – per questo continueremo a effettuare controlli a tappeto nella speranza di frenare questa abitudine di infrangere la legge». Una direttiva voluta dai tre rappresentanti dello Stato, il prefetto Cinzia Guercio, il vice prefetto Paola Spena e il funzionario del ministero degli interni Raffaele Barbato, inviati a San Giuseppe Vesuviano proprio per contrastare il fenomeno che è stato causa principale dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. «L’abusivismo edilizio sarà contrastato in maniera severa in ogni sua forma»: questo l’imperativo categorico della commissione straordinaria riuscita, tra altro, a effettuare spinosi e difficili abbattimenti di personaggi legati anche alla criminalità organizzata. «Non ci saranno sconti per nessuno – fa sapere il comandante dei vigili, Ciro Cirillo – particolarmente in questi periodi di caldo torrido e in prossimità delle ferie estive, i controlli saranno intensificati».
Negli ultimi giorni, l’attività di controllo ha consentito di sequestrare una piscina tipo «laghetto balneabile» o bio-lago, di circa 140 metri quadri, con una pavimentazione in aderenza al laghetto artificiale, costituito da massetto in calcestruzzo e pavimentazione tipo cubetti in pietra lavica per circa ulteriori 120 metri quadri. A poca distanza anche un piccolo vano di servizio in muratura di blocchi e solaio a copertura a falda di legno. Presso un ristorante-pizzeria i vigili hanno invece sequestrato un locale in ferro e vetro adibito a uso bar, in comunicazione con la sala da pranzo. Nel mirino anche le ristrutturazioni di vecchi fabbricati e di scale abusive. Numerose, infine, le denunce per violazioni di sigilli che hanno colpito i proprietari di vari manufatti abusivi che avevano realizzato migliaia di metri quadri.

Il Mattino 06 luglio 2012

San Giuseppe Vesuviano Dopo anni di abbandono la struttura torna alla città – Palasport, si riapre tra un mese

San Giuseppe vesuviano. A fine giugno riaprirà il palazzetto dello sport dopo anni di agonia. Previsto anche il censimento di tutte le associazioni, sportive, culturali, sociali, ambientali e di qualsiasi altra finalità, senza scopo di lucro. Concorsi nelle scuole e tante lezioni di legalità. I commissari prefettizi, prima di lasciare il testimone ai futuri amministratori, suonano la carica. L’obiettivo è quello di far voltare pagina alla città. Due scioglimenti per infiltrazioni camorristiche negli ultimi decenni, il degrado che avanza, economia al collasso con la perdita di migliaia di posti di lavoro.
San Giuseppe Vesuviano, come recita la frase nello stemma comunale, «Ex flammis orior» (risorge dalle fiamme), si riprese dopo l’eruzione del 1906 arrivando a essere, dal dopoguerra agli anni ’90, una delle prime città d’Italia quanto a reddito pro capite e a benessere. Nello sport, negli anni ’80, riuscì a piazzare addirittura due squadre in serie A1 di pallavolo (Koala, tra l’altro insignita con la stella di bronzo al merito del Coni, e Zip Jeans) sfiorando di poco la C1 nel calcio. Un grande impegno imprenditoriale mai supportato, purtroppo, da scelte oculate dei pubblici amministratori. Tocca ora ai commissari prefettizi, inviati a San Giuseppe Vesuviano dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, far risorgere nuovamente le sorti di un’intera comunità.
«Il 16 maggio sono stati affidati i lavori per la messa in sicurezza e per l’agibilità del palasport – riferisce il prefetto, Cinzia Guercio – in quarantacinque giorni la struttura sportiva sarà riconsegnata all’ente. La commissione straordinaria, particolarmente attenta agli impianti sportivi, obiettivi che rientrano tra le sue priorità, ha concretizzato, con il ripristino delle funzionalità dell’impianto di via Scopari, la possibilità per tutti i ragazzi di svolgere, agevolmente e in sicurezza, attività sportive, fruendo di un bene ritrovato che, da tempo, mancava a tutti».
Generazioni di ragazzi sono passate per quella struttura sportiva, strappati al malessere sociale, alla criminalità e alla strada. «Nell’apprendere la notizia ho avuto i brividi. Di gioia, sicuramente, ma anche di rimpianto per quello che si poteva fare ma che non è stato fatto negli ultimi dici anni». Antonio Miranda, farmacista con il pallino del volley, una vita spesa ad allenare ragazzi, spera nel nuovo miracolo di San Giuseppe Vesuviano. «Il malessere degli ultimi anni è stato dovuto sicuramente alla mancanza di punti di ritrovo e di aggregazione per i ragazzi. Il disinteresse dei vecchi amministratori verso il sociale e lo sport ha prodotto solo danni. L’auspicio ora, grazie anche ai commissari, è quello di riportare la cittadina verso la normalità».

Il Mattino 28 maggio 2012

San Giuseppe Vesuviano Marchi contraffatti e materiali nocivi. Nel mirino 9 imprese – Giocattoli illegali, scatta il maxisequestro

San Giuseppe Vesuviano. Duemiladuecento articoli contraffatti e milleottocento giocattoli, non a norma e nocivi per la salute, sequestrati a San Giuseppe Vesuviano. Il blitz, predisposto dalla commissione straordinaria che governa la cittadina, d’intesa con il prefetto di Napoli Andrea De Martino, ha riguardato nove aziende commerciali, sei delle quali gestite da cittadini cinesi. Tre di queste aziende operavano completamente al nero. Per altre sei è stata disposta la sospensione delle attività. Scovati anche sedici lavoratori privi di copertura assicurativa di cui un extracomunitario risultato clandestino. I commissari prefettizi che governano San Giuseppe Vesuviano, dopo lo scioglimento dl consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, hanno avviato da tempo un piano di vigilanza nell’area vesuviana sul fenomeno della contraffazione di marchi e di contrasto a ogni forma d’illegalità a danno dei lavoratori. Un’azione incessante che ha portato a numerosissimi sequestri nel corso degli ultimi dodici mesi in cui sono finiti sotto tiro anche diversi cantieri edili e costruzioni abusive. Nella giornata di ieri hanno così predisposto una serie di controlli ad attività commerciali su tutto il territorio. Un gruppo di lavoro, composto da personale appartenente al comando di polizia municipale, al locale commissariato di polizia, ai militari della stazione dei carabinieri, alla compagnia della guardia di finanza di Ottaviano e al nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro, ha proceduto a una serie d’interventi, che hanno interessato, in particolare, nove attività commerciali, di cui sei gestite da cittadini extracomunitari di nazionalità cinese. Numerose le inosservanze e le inadempienze riscontrate, a partire dal sequestro di circa duemiladuecento articoli contraffatti riproducenti noti marchi e di circa milleottocento giocattoli di vario genere, privi della prescritta marcatura CE, ritenuti nocivi per la salute dei minori. Inoltre, sono stati individuati sedici lavoratori privi di copertura previdenziale e assicurativa e tre fabbriche totalmente al nero. Disposta anche la sospensione per sei di queste attività commerciali. I titolari di altrettante sei aziende sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per introduzione e commercio di merce contraffatta, per sfruttamento di un lavoratore clandestino extracomunitario, per utilizzo di un minorenne e per la mancanza di qualsiasi contratto di smaltimento dei rifiuti. Inflitte sanzioni per circa 125mila euro.
«La commissione straordinaria – ha riferito il prefetto, Cinzia Guercio – nell’apprezzare il lavoro sinergico delle forze dell’ordine ribadisce la necessità di contrastare l’illegalità in tutte le sue forme di manifestazione, soprattutto se perpetrate a danno dei lavoratori nonché dei cittadini contribuenti onesti, in un momento così difficile per l’economia del nostro Paese».

Il Mattino 18 maggio 2011