San Giuseppe Vesuviano – Mazzette per licenza Ispettore arrestato

Commissariato San Giuseppe
Commissariato San Giuseppe

SAN GIUSEPPE VESUVIANO –  Chiede soldi a un imprenditore per sistemare una pratica, finisce, però, in manette l’ispettore capo della sezione amministrativa in servizio al commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano. Ad arrestarlo, nella tarda mattinata di ieri, sul posto di lavoro, i colleghi della squadra mobile di Napoli. Il poliziotto infedele, A.V. si trovava in servizio, come consuetudine, nel suo ufficio al piano terra della struttura di Via Scudieri. Schiaccianti le prove fornite dagli stessi colleghi che, in seguito alle perquisizioni all’interno del suo ufficio e nel garage del commissariato hanno ritrovato le banconote precedentemente fotocopiate frutto della concussione.

La trappola – Dopo la denuncia fotocopiate le banconote chieste dal poliziotto corrotto

All’arresto si è arrivati dopo che un imprenditore aveva denunciato agli stessi uomini della Squadra Mobile e ai carabinieri della stazione di Somma Vesuviana una richiesta di denaro, da parte dell’ispettore di polizia, per l’evasione di una pratica amministrativa. Una voltura di una licenza per l’esercizio di un’agenzia di scommesse presentata al commissariato di San Giuseppe Vesuviano che ha dipendenza su vari comuni della zona. Secondo quanto accertato dagli inquirenti l’ispettore, responsabile tra l’altro dell’Ufficio di Polizia Amministrativa, aveva richiesto indebitamente una cifra di denaro, inducendo la vittima ad accettare il compromesso illecito con pretestuosi e ingiustificati rallentamenti burocratici. Dopo la denuncia, da parte dell’imprenditore, è stato predisposto un servizio di polizia giudiziaria mirato che ha riscontrato l’incontro tra le due parti in un bar del paese, durante il quale si è consumato lo scambio del denaro, in banconote precedentemente fotocopiate. A seguire il blitz nello stesso ufficio del dipendente e il ritrovamento, nel garage del commissariato dell’intera somma che l’ispettore aveva occultato.
Elementi schiaccianti che hanno fatto scattare l’arresto del poliziotto infedele, tradotto poi presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Un arresto sotto gli occhi dei numerosi colleghi del commissariato di polizia ancora increduli per quanto avvenuto e per il fango gettato nei confronti dei circa sessanta dipendenti dell’importante struttura di polizia dell’hinterland vesuviano guidata dal vice questore, Mario Mnichini, ieri assente per ferie. «Siamo sconcertati. Quanto accaduto è vergognoso». Unanimi i commenti dei tanti colleghi del poliziotto infedele.

Il Mattino 29 agosto 2013 20130829