Hackerata la mail del sacerdote chiesti 2000 euro ma è una truffa

Clonano l’indirizzo mail dell’ex direttore del centro giovanile dei Padri Giuseppini di San Giuseppe Vesuviano e chiedono soldi a tutti i suoi contatti su internet. Della vicenda si sta interessando anche la Polizia postale, alla quale padre Marco Rota, da anni trasferito a Napoli, si è rivolto.

IL TESTO

La mail, partita dalla posta elettronica, è stata recapitata dai truffatori cibernauti a tutti i conoscenti del prelato. Questo il testo: oggetto: «Bisogno di aiuto». E poi: «Salve, dove sei a casa? Devo chiederti un favore. A presto, Marco». A tutti quanti, increduli, che hanno osato rispondere, è stata subito recapitata un’altra mail con scritto: «Grazie per la tua risposta e mi dispiace di scomodarti. Sono in vacanze in Burkina Faso e ho dimenticato le mie cose (il mio cellulare, carta di credito e contanti) in un taxi, al momento non ho a disposizione nulla. È imbarazzante per me chiederti questo, ma desidererei che mi potessi sbloccare con 1000 euro, al momento del mio rientro ti rimborserò al più presto possibile. Ti prego di tenere questa mail solo per te per non inquietare i miei. Se sei disposto ad aiutarmi, ti dirò come fare. Attendo tua risposta e grazie infinite. Marco».
Ma a qualcuno la storia non è apparsa affatto chiara. Uno dei tanti che avevano ricevuto la mail ha chiamato direttamente padre Marco, tra l’altro conosciutissimo a San Giuseppe Vesuviano per avere diretto il centro giovanile dei Giuseppini, importante punto di riferimento della cittadina. Padre Marco non è sembrato sorpreso: «È arrivata anche a te la mail con la storia del Burkina Faso! Sono tranquillamente a Napoli e non ho bisogno di nulla». Questo, in sintesi il messaggio del sacerdote che invita a non inviare soldi a nessuno e a cestinare immediatamente la mail.

Il Mattino 25 gennaio 2019 20190125

Il Mattino online Venerdì 25 Gennaio 2019, 08:13

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/hackerata_la_mail_sacerdote_chiesti_2000_euro_ma_truffa-4255006.html

L’appello e gli auguri di un giovanissimo ex tossicodipendente: «Se si vuole, si può vivere senza la droga»

Il vescovo emerito di Nola Beniamino Depalma tra i ragazzi dell’associazione Solidarietà. Alla sua destra Padre Marco Rota. Alla sinistra del vescovo, Umberto Postiglione.

Natale 2017, gli auguri più belli e più sinceri arrivano dai ragazzi dell’associazione Solidarietà di San Giuseppe Vesuviano impegnata nel recupero dei tossicodipendenti. L’ultimo arrivato, un giovanissimo non ancora maggiorenne, ha scritto una lettera di proprio pugno, per ribadire il messaggio che, con la volontà, si può uscire dal terribile tunnel. Un messaggio rivolto soprattutto ai suoi coetanei a cui chiede di essere forti e di avere il coraggio di ribellarsi agli stupidi principi di gruppo. Luigi, questo il nome del giovane che ha deciso di ribellarsi alla furia della tossicodipendenza, è uno degli ultimi arrivati nell’associazione Solidarietà di Umberto Postiglione. Un impegno, quello di Umberto, che continua nonostante le difficoltà ad operare in un’area difficile dove, l’uso di sostanze stupefacenti resta ancora molto alto.

Cari Amici,
quest’anno ho avuto il privilegio di scrivere un momento forte e significativo della mia vita.
Se non avessi frequentato questa associazione non avrei potuto scrivere questa lettera e non avrei avuto di certo il coraggio di farlo.
Mi chiamo Luigi,ho quasi 17 anni e questo è un momento in cui si sceglie chi essere,l’ho pagato sulla mia pelle, per un attimo mi sentivo estraneo a questa società, dove i miei amici fanno tutti uso di cannabis, io per scegliere di non farlo ho incontrato la solitudine,restare solo,sentirsi
preso in giro,non preso in considerazione da ragazzi che hanno scelto di fare una strada dove per me non c’è futuro.
Nel cambio dalle scuole medie a quelle superiori ho vissuto un mutamento,
ancora oggi non riesco a capire come abbia fatto a non cadere in un mondo fatto solo di illusioni.
Il buon Dio ha voluto che questa associazione facesse una manifestazione nella mia scuola con testimonianze forti dove ho trovato il coraggio di dire la mia.
Parlando con i ragazzi ho sentito il bisogno di scrivere questa lettera prima per sensibilizzare e dare coraggio ai ragazzi come me che se si vuole,si può anche vivere senza la droga,e poi per augurarvi un Buon
Natale e che questa nascita porti in tutti noi il valore di una vita migliore e piena di serenità nelle persone che ne hanno bisogno. Vi ringrazio a nome di tutti i ragazzi dell’associazione perché chi riceve questa lettera per me è sensibile al bene e merita da noi ragazzi un’ammirazione perché di bene si mantiene il mondo.
Tantissimi auguri di Buon Natale dai ragazzi dell’Associazione Solidarietà

Il Mattino online Mercoledì 20 Dicembre 2017, 12:07 – Ultimo aggiornamento: 20-12-2017 12:07 https://www.ilmattino.it/napoli/citta/l_appello_auguri_di_un_giovanissimo_ex_tossicodipendente_se_si_vuole_si_puo_vivere_senza_la_droga-3439614.html

Tossicodipendenti, l’associazione Solidarietà sempre in prima linea

Il Vescovo di Nola, Beniamino Depalma con Umberto Postiglione in una delle tante manifestazioni contro la tossicodipendenza
Il Vescovo di Nola, Beniamino Depalma con Umberto Postiglione in una delle tante manifestazioni contro la tossicodipendenza

San Giuseppe Vesuviano. Nemmeno Italia-Germania ferma l’associazione Solidarietà che cura i tossicodipendenti nell’area vesuviana. Sabato sera, Umberto Postiglione e i suoi ragazzi, si ritroveranno a Ottaviano, a «Villa Elisa», per la consueta riunione «comune», in cui sarà tracciato il bilancio di un anno di attività. Un incontro dove è poi consuetudine raccontare le terribili storie dei ragazzi usciti dal tunnel della droga davanti a genitori e parenti e alla presenza della folta platea che sostiene quest’associazione, da anni in prima linea per il recupero dei tossicodipendenti. «L’Italia è l’Italia, ma la vita dei nostri ragazzi va ben oltre una partita di calcio». Umberto Postiglione, l’uomo prodigio di questi fenomenali recuperi, ne è convinto. «I ragazzi s’impegnano per un anno intero per trovare la loro personalità e il coraggio di abbandonare la terribile strada intrapresa per cui, insieme, si è deciso di confermare l’appuntamento per sabato sera, 2 luglio. Noi saremo tutti lì ad aspettare chi ci sostiene e ci vuole bene». L’associazione solidarietà, con sede al Villaggio Vesuvio di San Giuseppe Vesuviano, da oltre trent’anni, è un punto di riferimento per il recupero dei tossicodipendenti. Sostenuta dalla Chiesa, in particolare dai Padri Giuseppini con a capo don Marco Rota, ha da sempre l’appoggio di Beniamino Depalma, vescovo di Nola pronto a schierarsi al fianco dei ragazzi.

Il Mattino 30 giugno 2016 20160630

Il papà con la pistola alla partita dei ragazzi

Paura al campo dell’oratorio L’alterco con un genitore e spunta una calibro 22. Arrestato imprenditore di San Giuseppe Vesuviano

Giovanni Areniello, 35 anni bloccato dai carabinieri La lite per il figlio contestato

Centro Giovanile San GiuseppeSan Giuseppe Vesuviano. Armato di pistola nel campo dell’oratorio, dove si giocava una partita del campionato giovanissimi. Un papà tifoso ma pistolero che ha fatto vivere un pomeriggio al cardiopalma, domenica, (la notizia è trapelata solo ieri) nel corso di una partita di calcio regionale, categoria giovanissimi, tra le squadre del «Club Napoli» di Castellammare di Stabia e il «Saint Joseph» di San Giuseppe Vesuviano. Al termine dell’incontro, dopo che i ragazzini si erano dati battaglia sul terreno di gioco, alcuni genitori, tra cui l’arrestato, Giovanni Areniello, trentacinque anni, mettono in mostra il peggio di sé. Per futili motivi, legati alla gara appena giocata, tentano di azzuffarsi davanti ai giovani atleti sbalorditi. Nella concitazione, Areniello mostra, secondo le testimonianze fornite ai carabinieri, una pistola lasciando intendere le sue intenzioni.

I precedenti Era stato coinvolto in un’altra rissa con armi in uno stadio in Calabria

23.11.2015 pistola san giuseppe vesuvianoQualcuno avverte i carabinieri, tra l’altro in perlustrazione nella zona, che piombano all’interno della grande struttura dei Padri Giuseppini, una volta seminario, oggi sede del Centro Giovanile San Giuseppe diretto da padre Marco Rota, unico luogo di aggregazione per i ragazzi della cittadina. I militari della caserma di San Giuseppe Vesuviano, con il maresciallo Giuseppe Sannino e coordinati dal capitano, Andrea Rapone comandante del gruppo radiomobile di Torre Annunziata, mettono fine alla rissa facendo poi la brutta scoperta. Dopo aver notato Giovanni Areniello, genitore di uno dei piccoli calciatori, in atteggiamento sospetto, l’hanno fermato per un controllo. Nel corso di una perquisizione gli hanno trovato addosso una pistola clandestina calibro 22 con colpo in canna e sei cartucce nel caricatore. L’arma, sequestrata, è stata inviata al Racis di Roma per gli accertamenti balistici allo scopo di verificarne l’eventuale riconducibilità a recenti raid camorristici. Areniello, già noto alle forze dell’ordine per un analogo episodio, avvenuto alcuni anni fa in Calabria sempre in occasione di una manifestazione sportiva tra ragazzi, è stato arrestato in quanto responsabile di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e munizioni. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Padre Marco Rota 2Il prete presidente

«Sullo sport pessime lezioni dagli adulti»

SAN GIUSEPPE VESUVIANO.«Sgomento. Ma questo episodio ci impone di portare avanti con più impegno i sani principi educativi». È il pensiero di padre Marco Rota,direttore del Centro Giovanile San Giuseppe e presidente della squadra di calcio «Saint Joseph», in campo domenica.

Come è possibile che si vada con la pistola a una partita di ragazzi?

«Non abbiamo parole per definire l’accaduto. Quotidianamente ci battiamo per insegnare ai ragazzi i veri valori sportivi. La lealtà e il rispetto per gli altri. Poi ti rendi conto che sono prima i genitori a offrire il peggio di loro stessi. Purtroppo ci troviamo in una vera emergenza educativa».

In che senso?

«Il centro giovanile, dopo la chiusura di alcune scuole e l’inagibilità di tutte le strutture sportive sul territorio è diventato l’unico punto di riferimento per lo svago nella cittadina. Ci siamo caricati l’onere di ospitare molti alunni delle scuole in rifacimento. Siamo l’unica struttura che cerca di dare sostengo alle attività sportive rimaste orfane delle palestre e dello stadio comunale. E, in tutto questo, dobbiamo pensare a portare avanti i nostri progetti legati alla Santa Chiesa».

Eppure San Giuseppe Vesuviano ha vissuto fasti sportivi negli anni scorsi con due squadre di pallavolo in serie A1, una squadra di calcio in serie C, altrettante nel basket e in molti altri settori dello sport.

«La città si trova oggi a vivere una situazione di degrado che certamente alimenta un’ignoranza sportiva e del vivere civile. Siamo in piena emergenza educativa. Il nostro compito è quello di aiutare a crescerei giovani e a portare avanti i sani principi educativi. In tutto questo la famiglia svolge l’attività principale. Nell’episodio specifico abbiamo assistito a quanto di peggio si possa dare da insegnamento ai ragazzi. La speranza è che si tratti di un caso isolato e che si torni sulla retta via. Una retta via, ripeto, su cui deve lavorare molto la famiglia e la società civile. Solo così si potrà aiutare a crescere in maniera sana le future generazioni».

L’arrestatoGiovanni Areniello (1)

Giovanni Areniello, 35 anni, viene da una famiglia di commercianti di San Giuseppe. Diversi anni fa è incappato in un’analoga situazione mentre era in vacanza in Calabria. In una manifestazione sportiva in cui era impegnato il figlio «esibì» una pistola allora regolarmente dichiarata.

L’allenatoreAntonio Miranda2

Antonio Miranda, ex allenatore di pallavolo, una vita dedicata ai giovani e allo sport: «Siamo alle solite. La mancanza di una cultura sportiva dovuta a carenze strutturali può creare situazioni del genere. Investiamo in palestre, scuole e in una sana educazione civile e sociale».

 

Il Mattino 24 novembre 2015

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Il Mattino online Martedì 24 Novembre 2015, 08:57 – Ultimo aggiornamento: 11:11

http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli_pap_amp_agrave_pistola_partita_ragazzi_oratorio/notizie/1698239.shtml

Il Messaggero online Martedì 24 Novembre 2015, 09:12 – Ultimo aggiornamento: 09:19

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/napoli_pap_amp_agrave_pistola_partita_ragazzi_oratorio/notizie/1698251.shtml

Leggo on line 24 novembre 2015

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/napoli_pap_amp_agrave_pistola_partita_ragazzi_oratorio/notizie/1698246.shtml

Presentata, in comune, la 14a Maratonina della Solidarietà – Domenica mattina il via in Piazza Garibaldi

14a Martona solidarietàSan Giuseppe Vesuviano – Nella giornata della festa della donna, la 14° edizione della Maratonina della Solidarietà – Memorial Biagio Bifulco. Si correrà, domenica 8 Marzo, a San Giuseppe Vesuviano, la classica corsa podistica a cui nessun appassionato intende mancare.

Un appuntamento sportivo, ma anche dal grosso richiamo sociale per la battaglia contro la droga (non a caso è prevista la presenza del vescovo di Nola Beniamino Depalma nonostante i suoi problemi di salute) che accomuna tantissima gente nella cittadina vesuviana.

Ieri sera c’è stata la presentazione della gara nell’aula consiliare del comune. A fare da padrone di casa, il sindaco, Vincenzo Catapano. Con Umberto Postiglione, responsabile dell’associazione Solidarietà che cura i tossicodipendenti, e i suoi ragazzi, c’erano anche i rappresentanti della curia di Nola, Padre Marco Rota, direttore del centro giovanile dei Giuseppini, Antonio Miranda presidente della società I Koala Bears che gioca con scritto sulle magliette, “più volley, meno droga” e Marco Cascone in rappresentanza della federazione di atletica leggera.maratona (36)

L’edizione 2015, di questa classica stracittadina, si svilupperà, come al solito, su un percorso di dieci chilometri con partenza e arrivo in Piazza Garibaldi. Numerose le adesioni di atleti di ogni parte della Campania ma anche da altre regioni italiane.

Fissato a milletrecento il limite massimo di iscrizioni, raggiunto, tra l’altro, in pochissime ore. “Un successo, quello della nostra gara, che va oltre i valori sportivi”. Spiega Umberto Postiglione. “Tutti i partecipanti, infatti, intendono portare il loro contributo alla nostra battaglia contro la tossicodipendenza e al recupero dei tanti emarginati che finiscono nel terribile tunnel della droga”.

Venerdì 06 marzo 2015

 

Domenica, 8 marzo si corre la 14a Maratonina della Solidarietà

La dodicesima edizione con il vescovo Beniamino Depalma
La dodicesima edizione con il vescovo Beniamino Depalma

San Giuseppe Vesuviano – Giovedì 5 marzo, ore 18, nell’aula consiliare del comune  ci sarà la presentazione, alla cittadinanza e alla stampa, della 14° Maratonina della Solidarietà Memorial Biagio Bifulco. La gara si correrà domenica 8 marzo in coincidenza anche con la festa della donna. Nella giornata di presentazione, con Umberto Postiglione, responsabile dell’associazione Solidarietà che cura i tossicodipendenti, ci saranno anche rappresentanti della curia di Nola, Padre Marco Rota, direttore del centro giovanile dei Giuseppini, Antonio Miranda presidente della società I Koala Bears che gioca con scritto sulle magliette, “più volley, meno droga” e Marco Cascone in rappresentanza della federazione di atletica leggera. La gara si svilupperà, come al solito, su un percorso di dieci chilometri con partenza e arrivo in Piazza Garibaldi. Milletrecento gli iscritti. “Come al solito un grande successo per la nostra gara i cui fini vanno oltre i valori sportivi”. Spiega Umberto Postiglione. “Come sempre i concorrenti vogliono portare il loro contributo alla nostra battaglia che conduciamo contro la tossicodipendenza e al nostro lavoro nel recupero dei tanti emarginati che finiscono nel tunnel della droga”.

Martedì 3 marzo 2015

Due belle storie di questo Natale – Ai Casilli aule e lavagne multimediali – In Via Croce Rossa la festa per la riapertura dello storico asilo

Le nuove aule multimediali al plesso Casilli
Le nuove aule multimediali al plesso Casilli
La festa in Via Croce Rossa
La festa in Via Croce Rossa

Mattianata ai Casilli

Giovedì scorso si sono vissuti due bellissimi momenti per la scuola di San Giuseppe Vesuviano. Al plesso Casilli, dove è allocata la scuola elementare dell’Istituto comprensivo “Gino Cesechelli” c’è stata la benedizione, nella mattinata, delle nuove aule in formato multimediale. Il parroco Don Fiore Cutolo, accompagnato dalla preside della scuola, Brabara Ogliaruso, dalla sempre dinamica, Lucia Giugliano e dall’assessore, Luigi Miranda, ha benedetto tutte le nuove attrezzature. Lavagne multimediali e computer in ogni aula fanno del plesso un punto di forza della scuola cittadina.

Pomeriggio all’asilo Croce Rossa

Padre Marco Rota con il sindaco, Vincenzo Catapano, il dottor Francesco Ambrosio e la vicaria del plesso, Giusy Scardone
Padre Marco Rota con il sindaco, Vincenzo Catapano, il dottor Francesco Ambrosio e la responsabile del plesso, Giusy Scardone

Furto 2° Circolo 015Nel pomeriggio storica inaugurazione dell’asilo Croce Rossa con la partecipazione del sindaco, Vincenzo Catapano e del direttore del centro giovanile, Padre Marco Rota che ha impartito la benedizione ai locali.
A fare gli onori di casa la responsabile del plesso, Giusy Scardone Ambrosio in compagnia del consorte, dottor Francesco Ambrosio che ha illustrato, con diverse slide, la storia della struttura.
L’asilo fu edificato nel 1910 dalla Croce Rossa Italiana nel corso della ricostruzione della cittadina dopo l’eruzione Asilo Croce rossadel Vesuvio del 1906 che causò diverse centinaia di morti come Ente Morale (Regio Decreto del 14.04.1910 di Re Vittorio Emanuele III di Savoia) sotto l’alto patronato della Duchessa D’Aosta che lo inaugurò personalmente il 3 settembre 1910.
La scuola è tornata nuovamente al suo splendore. Giovedì docenti e alunni hanno voluto salutare questo rientro con una spettacolare festa. Unico neo, la mancanza delle tanto attese attrezzature multimediali sottratte, la scorsa estate, da ladri impietosi che, in ben due occasioni separate, hanno rubato anche una parte dei sogni ai tanti bambini che frequentano la scuola.

19 dicembre 2014

La Fidapa ricorda l’eroe dimenticato, Padre Gino Ceschelli

Don Gino Ceschelli
Don Gino Ceschelli

Fidapa Gino Ceschelli

San Giuseppe Vesuviano – L’eroe e medaglia d’oro, Padre Gino Ceschelli, commemorato in comune dalla Fidapa grazie alle iniziative dell’insegnante, Maria Lucia Ambrosio e di Leda Catapano, presidente della Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari di San Giuseppe Vesuviano. A settantuno anni dalla sua uccisione, con circa due mesi di ritardo rispetto alla data della triste ricorrenza, fissata al 23 settembre del 1943, la Fidapa ha voluto ricordare il coraggioso sacerdote non senza polemiche. “Un eroe dimenticato per il quale chiediamo maggiori interventi da parte dell’amministrazione comunale e, soprattutto, da parte degli intellettuali di San Giuseppe Vesuviano”. Ha tuonato, senza mezzi termini, lo storico sangiuseppese, autore di vari saggi, Luigi Iroso davanti al sindaco, Vincenzo Catapano, al professore, Raffaele Urraro, a Padre Marco Rota direttore del centro giovanile dei Padri Giuseppini e a una folta platea. “Abbiamo una scuola e una strada titolata, a questa grande figura della storia di San Giuseppe Vesuviano. E, purtroppo, ci sono tantissimi ragazzi che non conoscono nemmeno cosa abbia fatto e chi fosse padre Gino Ceschelli. Un vero controsenso per una figura che andrebbe istituzionalizzata da subito per quanto a fatto per la povera gente e per la nostra città”. Fidapa Gino Ceschelli 1Wikipedia lo ricorda così. Ordinato sacerdote nel 1926, faceva parte della Congregazione di San Giuseppe e divenne parroco di San Giuseppe Vesuviano nel 1941; si impegnò in modo attivo nell’aiuto alla popolazione. A metà settembre del 1943 il paese fu bombardato, e dopo i bombardamenti i soldati tedeschi cominciarono a saccheggiare il paese e a rastrellare gli uomini da deportare in Germania. Padre Gino cercò in tutti i modi di aiutare la popolazione, anche nascondendo alcuni uomini in chiesa. Venne arrestato il 23 settembre del 1943, con alcuni suoi cappellani, separato dagli altri e condannato a morte; fu ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Fidapa Gino Ceschelli 3Fu insignito di una Medaglia d’oro al valor civile . Questo il testo ufficiale dell’onorificenza: «Durante l’ultimo conflitto mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca, quando maggiormente infuriavano i bombardamenti aerei e più violenta imperversava la reazione nazista, non abbandonò un istante la popolazione affidata alle sue cure spirituali e con esemplare abnegazione e sprezzo del pericolo intervenne sempre prontissimo ovunque vi fosse necessità di curare i feriti, portar conforto ai moribondi ed aiutare gli afflitti. Impavido si oppose tenacemente ai tentativi di saccheggio ed alle azioni di rappresaglia delle truppe occupanti, finché dalle medesime venne barbaramente trucidato, restando vittima del suo illuminato senso del dovere e dell’alto spirito di umana solidarietà».

11/11/2014

San Giuseppe Vesuviano – Tra poco il via della 13a Maratona “Più Sport, Meno Droga” – Appuntamento, ore 9 in Piazza Garibaldi

13a maratonaSan Giuseppe Vesuviano- Millecinquecento atleti circa per la tredicesima edizione della Maratona della Solidarietà “più Sport, meno Droga”. La stracittadina che coinvolge migliaia di appassionati si correrà oggi, domenica 9 marzo. Prevista la presenza del vescovo di Nola, Beniamino Depalma a cui è stato assegnato il pettorale numero uno e del sindaco, Vincenzo Catapano.

Lo slogan «No alla droga» anche per l’undicesima edizione della corsa podistica di San Giuseppe Vesuviano
Lo slogan «No alla droga» anche per la tredicesima edizione della corsa podistica di San Giuseppe Vesuviano

Il via alle ore 9 da Piazza Garibaldi dove è previsto anche l’arrivo. Per Umberto Postiglione, responsabile dell’associazione “Solidarietà” che cura i tossicodipendenti, l’evento rappresenta un momento di grande aggregazione nel gruppo di ragazzi che quotidianamente assiste. Maratona San Giuseppe con vescovoLa maratona, dedicata a Biagio Bifulco, un ragazzo che aveva tentato di uscire dal tunnel ma divorato dalla droga proprio mentre aveva intrapreso la strada del recupero, ricorderà anche Giovanna Annunziata, una signora scomparsa per un male incurabile, sempre vicina all’associazione di Umberto Postiglione. 

 

“Un impegno, il nostro, quotidiano in una realtà molto difficile che ci sprona ancor più ad andare avanti – spiega Umberto, da oltre un quarto di secolo impegnato a recuperare tossicodipendenti – 

IMG_1612La gara rappresenta un momento di riflessione per noi tutti ma anche un monito a fermare il terribile male che affligge giovani e padri di famiglie”.

Un appuntamento dal grande sapore sportivo ma anche dall’immancabile impegno sociale.

L'edizione di tre anni fa con Umberto Postiglione e i suoi ragazzi, Padre Marco Rota e il Prefetto, Ciro Trotta
L’edizione di tre anni fa con Umberto Postiglione e i suoi ragazzi, Padre Marco Rota e il Prefetto, Ciro Trotta

“Più sport meno droga”. Questo il messaggio con cui i circa millecinquecento atleti solcheranno le vie della cittadina di San Giuseppe Vesuviano davanti a circa cinquecento bambini delle scuole che indosseranno una speciale t-shirt con la stessa scritta. Lungo le strade e in piazza, al termine della gara, saranno lanciati messaggi di prevenzione sul terribile male della tossicodipendenza.IMG_1512

 

 

 

 

 

domenica 09 marzo 2014

San Giuseppe Vesuviano- Presentata la tredicesima edizione della Maratona della Solidarietà. Domenica 9 marzo il via

San Giuseppe Vesuviano-

E’ stata presentata, ieri, alla stampa nell’aula consiliare, la tredicesima edizione della Maratona della Solidarietà “Più Sport, meno Droga” Memorial Biagio Bifulco Secondo Trofeo Giovanna Annunziata. La stracittadina che coinvolge migliaia di appassionati si correrà domenica 9 marzo. Prevista la presenza del vescovo di Nola, Beniamino Depalma. Il via alle ore 9 da Piazza Garibaldi dove è previsto anche l’arrivo. Con Umberto Postiglione responsabile dell’associazione Solidarietà anche il sindaco di San Giuseppe, Vincenzo Catapano e Padre Mraco Rota direttore del centro giovanile. I dettagli della corsa illustrati da Marco Cascone.

Venerdì 7 marzo 2014