San Giuseppe Vesuviano – Educare le nuove generazioni a difendere l’ambiente e a migliorare la vita. Sono questi i due messaggi emersi dal convegno “Tutela dell’ambiente e diritto alla salute. Riflessioni alle falde del Vesuvio” organizzato, ieri, dal primo circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano. Un tema scottante e quanto mai attuale in un momento di grande tensione sociale nei comuni all’interno del Parco Vesuvio violato da scarichi di rifiuti ufficiali ma anche abusivi. “ La nostra scuola è da sempre impegnata nella difesa dei diritti dell’infanzia, sia sul fronte ambientale sia su quello sociale – ha spiegato la dirigente del primo circolo, Maria Rosaria Fornaro – tutto ciò alla luce anche delle drammatiche vicende che, negli ultimi mesi, hanno interessato il parco nazionale del Vesuvio, trasformato da emblema della biodiversità a luogo di palese violazione ambientale”. Concetti che, proprio in questi giorni, hanno scosso l’intera comunità che vive attorno al vulcano ha rilevato, nel suo saluto, il sindaco di San Giuseppe Antonio Agostino Ambrosio. La dottoressa Bina Nigro, di telefono azzurro, ha evidenziato, invece, quanto sia importante l’impegno degli adulti per difendere i diritti dei bambini, mentre Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, ha spiegato i pericoli cui va incontro il Parco Nazionale del Vesuviano che, da grande risorsa si sta trasformando in grande problema. La tutela, dell’ambiente, secondo le norme giuridiche nazionali, è stata affrontata dal ricercatore della Partenope, Domenico Bellobuono. L’impatto ambientale sulla salute e la crescita sana dei bambini sono stati altri due argomenti trattati, rispettivamente da Giovanni Boccia dell’università di Salerno e da Don Lino D’Onofrio della diocesi di Nola. Sorprendente il messaggio lanciato dai bambini che, attraverso ricerche, disegni e cartelloni, hanno indicato le linee da seguire per la difesa ambientale e per la tutela del Parco Nazionale del Vesuvio, unico polmone di verde in una concentrazione urbana ad altissima densità abitativa.
Il Mattino 27 novembre 2010