Parco Vesuvio – Ambiente violato, come i diritti dei bambini – Il Parco Nazionale del Vesuvio da risorsa a problema

San Giuseppe Vesuviano – Educare le nuove generazioni a difendere l’ambiente e a migliorare la vita.  Sono questi i due messaggi emersi dal convegno “Tutela dell’ambiente e diritto alla salute. Riflessioni alle falde del Vesuvio” organizzato, ieri, dal primo circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano. Un tema scottante e quanto mai attuale in un momento di grande tensione sociale nei comuni all’interno del Parco Vesuvio violato da scarichi di rifiuti ufficiali ma anche abusivi. “ La nostra scuola è da sempre impegnata nella difesa dei diritti dell’infanzia, sia sul fronte ambientale sia su quello sociale – ha spiegato la dirigente del primo circolo, Maria Rosaria Fornaro – tutto ciò alla luce anche delle drammatiche vicende che, negli ultimi mesi, hanno interessato il parco nazionale del Vesuvio, trasformato da emblema della biodiversità a luogo di palese violazione ambientale”. Concetti che, proprio in questi giorni, hanno scosso l’intera comunità che vive attorno al vulcano ha rilevato, nel suo saluto, il sindaco di San Giuseppe Antonio Agostino Ambrosio. La dottoressa Bina Nigro, di telefono azzurro, ha evidenziato, invece, quanto sia importante l’impegno degli adulti per difendere i diritti dei bambini, mentre Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, ha spiegato i pericoli cui va incontro il Parco Nazionale del Vesuviano che, da grande risorsa si sta trasformando in grande problema. La tutela, dell’ambiente, secondo le norme giuridiche nazionali, è stata affrontata dal ricercatore della Partenope, Domenico Bellobuono. L’impatto ambientale sulla salute e la crescita sana dei bambini sono stati altri due argomenti trattati, rispettivamente da Giovanni Boccia dell’università di Salerno e da Don Lino D’Onofrio della diocesi di Nola. Sorprendente il messaggio lanciato dai bambini che, attraverso ricerche, disegni e cartelloni, hanno indicato le linee da seguire per la difesa ambientale e per la tutela del Parco Nazionale del Vesuvio, unico polmone di verde in una concentrazione urbana ad altissima densità abitativa.

Il Mattino 27 novembre 2010

Accoltellato a morte per un graffio all’auto – Dopo un mese preso l’omicida: ha 17 anni

Vescovo in omelia (2)SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Sette coltellate, di cui una direttamente al cuore, sferrata da un minorenne. Fu ammazzato così, Giuseppe Pizza, 28 anni, di Piazzolla di Nola, la notte del 18 ottobre scorso, in Via Croce Rossa a San Giuseppe Vesuviano, per una banale lite stradale. A infliggere il fendente fatale, all’altezza del torace, secondo le indagini dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e della stazione di San Giuseppe Vesuviano, fu il minorenne, L.M., 17 anni. Al suo fianco, Giuseppe Casillo, 18 anni, accusato di concorso per aver partecipato al pestaggio della vittima. Entrambi di San Giuseppe Vesuviano, famiglie normali, incensurati, sono stati arrestati, ieri mattina all’alba, dagli stessi militari in esecuzione di due ordinanze; firmate dal Gip del tribunale di Nola e dal Gip del tribunale per minorenni di Napoli.   Continua a leggere

Delitto Pizza la sorella: ora giustizia è fatta

fiaccolataPizza (20)mattSAN GIUSEPPE VESUVIANO – L’arresto dei due giovani, presunti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Pizza, era atteso da giorni nella cittadina vesuviana. Voci, mezze parole e piccole verità giravano da tempo tra la gente. Ne erano a conoscenza le forze dell’ordine e addirittura gli stessi familiari. Pina Pizza, sorella della vittima, il giorno prima della fiaccolata da lei stessa organizzata, venerdì scorso, per sollecitare l’attenzione sull’omicidio del fratello l’aveva detto. Continua a leggere

San Giuseppe – In difesa del Vesuvio un convegno

parco vesuvio “Tutela dell’ambiente e diritto alla salute. Riflessioni alle falde del Vesuvio”. E’ questo il tema del convegno, in programma venerdì 26 novembre al cine Teatro Italia e promosso dal Primo Circolo Didattico di San Giuseppe Vesuviano. Infanzia come ruolo centrale nello sviluppo armonioso del territorio e in particolare nella tutela e nell’attenzione verso il ricco e affascinante ecosistema del Parco Nazionale del Vesuvio. Con il dirigente della scuola, Maria Rosaria Fornaro, Bina Nigro, di telefono azzurro, Michele Buonomo, di Legambiente, i ricercatori, Domenico Bellobuono e Giovanni Boccia, Don Lino D’Onofrio, della Diocesi di Nola.

Il Mattino 24 novembre 2010

San Giuseppe Vesuviano – Pistola in casa 52enne in manette

San Giuseppe Vesuviano-I carabinieri di San Giuseppe Vesuviano, al comando dei marescialli, Antonio Prete e Giuseppe Sannino, in esecuzione di un mandato del tribunale di Napoli, hanno arrestato A.C., 52 anni, pregiudicato. L’uomo era stato condannato a tre anni di reclusione perché trovato in possesso di una pistola calibro 9 con matricola abrasa.

Il Mattino 24 novembre 2010

San Giuseppe Vesuviano – Rapinava badanti ucraine: preso

ComACCESSO (3)San Giuseppe Vesuviano – Rapinava badanti ucraine con la speranza di non essere denunciato pensando che le vittime dei suoi colpi  fossero irregolari e avrebbero preferito il silienzio alla denuncia.  Al terzo colpo, però, è finito in manette grazie anche alla prontezza dei carabinieri di San Giuseppe Vesuviano che l’hanno arrestato in flagranza di reato. Per A.P., 41 anni, pregiudicato di Terzigno, per reati specifici, sono scattate le manette in Via Astalonga, poco distante dalla stazione di carabinieri. L’uomo aveva tentato l’ennesimo colpo ai danni di un’ucraina su cui si era avventato. La donna, molto energica, non ha mollato la borsa, dove aveva i pochi risparmi guadagnati nel corso della faticosa settimana. Trascinata per alcuni metri, ha resistito all’attacco del malvivente, attirando anche l’attenzione dei marescialli, Antonio Prete e Giuseppe Sannino, in perlustrazione nella zona. Braccato dai militari, è finto direttamente a Poggioreale con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali. La povera ucraina è stata, infatti, medicata presso il pronto soccorso della clinica Santa Lucia, dove le sono state riscontrate ferite da escoriazione e lussazioni. Al rapinatore, grazie anche al riconoscimento di due altre vittime, sono state contestate altrettante rapine avvenute in località Casilli e in una Traversa di Via Zabatta.

I carabinieri di San Giuseppe Vesuviano hanno, inoltre, arrestato anche un altro pregiudicato, S.F., 44 anni, della stessa città, responsabile di furto di carte di credito con le quali aveva sottratto circa tremila euro ai relativi proprietari.

Il Mattino 23 novembre 2010

Ottaviano – Statale 268, rampa chiusa per un mese

Ottaviano-L’Anas comunica che, per lavori, dalle ore 22,00 di venerdì 26 novembre 2010 alle ore 6,00 di lunedì 20 dicembre 2010 sarà chiusa al traffico la rampa, in direzione sud, dello svincolo di Ottaviano-Zona Industriale al km 12,300. Il provvedimento si rende necessario per i lavori di ammodernamento della rampa di svincolo nell’ambito delle attività in corso per il raddoppio della statale 268. Nei giorni di chiusura i veicoli provenienti da Napoli potranno uscire allo svincolo di Ottaviano – S.Giuseppe Vesuviano Nord (km 13,700) e seguire la segnaletica per il percorso alternativo concordato con i comuni interessati; i veicoli provenienti da via San Domenico e diretti ad Angri, si immetteranno obbligatoriamente sulla statale 268 in direzione Napoli con uscita  allo svincolo di Somma Vesuviana – strada provinciale Cupa di Nola e rientro sulla statale 268 in direzione Angri. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate. Si ricorda che l’informazione agli automobilisti sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso le emittenti radio-televisive, il sito Anas e chiamando il numero pronto Anas 841.148.

Il Mattino 23 novembre 2010

San Giuseppe Vesuviano: referendum per l’acqua

SAN GIUSEPPE VESUVIANO – L’associazione politico-culturale “Jamm”, che opera nei paesi vesuviani da quasi un anno, di nuovo oggi in piazza per la campagna referendaria di ripubblicizzazione dell’acqua. Questa mattina (domenica 21 novembre), presso la piazza Casilli dalle ore 9.30 sarà allestito un punto di raccolta firme, come già avvenuto in altri posti della città. L’iniziativa prevede la sottoscrizione di una petizione per la modifica dello Statuto Comunale con l’introduzione del principio che l’acqua è un bene comune di cui tutti possano goderne i benefici e dunque non cedibile.

pubblicato su “Il Mattino” del 21 novembre 2010

Comunicato stampa ASSOCIAZIONE JAMMAssJAMM (2)

SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Prende vita il programma dell’Associazione politico-culturale Jamm che opera nei paesi vesuviani da quasi un anno. L’associazione, che è nata per sensibilizzare la cittadinanza sui problemi legati al territorio, alla legalità, al rispetto dell’ambiente e che si propone di promuovere l’aggregazione di quanti vogliano creare i presupposti per una rinascita civile, culturale e politica della città, ha avvitato un intenso programma fatto di iniziative pubbliche e dibattiti, scendendo in piazza con i suoi rappresentanti prima con la Campagna referendaria per la ripubblicizzazione dell’acqua, raccolta di firme a carattere nazionale che ha fatto riscontrare numerosi sostenitori anche a San Giuseppe Vesuviano, poi proseguendo con i fatti: la richiesta di modifica dello Statuto Comunale con l’introduzione del principio dell’acqua come bene comune di cui tutti possano goderne i benefici e dunque non cedibile. L’iniziativa prevede la sottoscrizione di una petizione a sostegno della proposta di delibera popolare, come previsto dello statuto stesso, pertanto domenica prossima (21/11) presso la piazza Casilli dalle ore 9.30 verrà allestito un punto di raccolta firme, come già avvenuto in Piazza Risorgimento lo scorso 7 novembre, si proseguirà poi il 5 dicembre a piazza Santa Maria La Scala e si concluderà il 12 dicembre sempre a Piazza Risorgimento. Ma non basta, durante questi eventi vengono anche presentate le shopper di Jamm per il pianeta, una borsa in tessuto per quanti vorranno sostituire le inquinanti buste in plastica in attesa che entrino in vigore i previsti divieti normativi. Una simpatica proposta ecologica, naturalmente arancione che è il colore adottato per il logo di Jamm, offerta ai sostenitori green più attenti alle tematiche ambientaliste. Proprio su questo tema si svolgerà nel pomeriggio di sabato 27 novembre, presso il Seminario dei Padri Giuseppini di Via Croce Rossa, un incontro dibattito sul tema quanto mai attuale, dei danni causati dalle discariche e dagli inceneritori alla salute e al territorio. Interverranno tra gli altri l’oncologo Prof.Antonio Marfella dell’Istituto Nazionale Tumori (Pascale), il Dott.Mario Sorace (cardiologo), esponenti del WWF Campania, tecnici ed esperti in materia di ciclo dei rifiuti, si parlerà anche del corretto smaltimento e delle future prospettive con l’intervento dei Comitati dei Terzigno e Boscoreale. “Noi di Jamm – spiega il presidente dott. Roberto Duraccio – crediamo possibile, con la partecipazione di tutti i cittadini, il superamento della perenne emergenza rifiuti mediante la realizzazione di una vera raccolta differenziata e l’adozione consapevole di stili di vita virtuosi basati sul sistema riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti”. Sempre nell’ambito del programma di Jamm per l’ambiente presto saranno rese note le modalità per il conferimento di alcune classi di rifiuti, come gli oli vegetali, che altrimenti smaltite andrebbero a contaminare il territorio, esigenza nata per sopperire alle annose carenze che contraddistinguono l’operato dell’amministrazione locale, che non è stata neanche in grado di gettare le basi per una corretta gestione dei rifiuti, ovvero comprendere la necessità e l’urgenza di fornire al paese una banale isola ecologica per preferire invece mini discariche a cielo aperto.

Fiaccolata per Giuseppe: ” Basta omertà” – L’omelia del vescovo Depalma: “Viviamo in un territorio inquinato anche nelle coscienze”

Familiari, bambini delle elementari, sindaci dei paesi vicini e tanti amici. Un solo grido: scovare gli assassini di Giuseppe. Ma anche un impegno per cambiare la società. “Viviamo in un territorio inquinato in tutti i sensi. Crisi di coscienza, crisi economica ma soprattutto crisi dell’umanità dove è stato dimenticato l’impegno educativo”. Così nell’omelia il vescovo di Nola, Beniamino Depalma nel corso della messa celebrata dopo fiaccolata organizzata, ieri sera, a San Giuseppe Vesuviano in memoria del ventottenne, Giuseppe Pizza. Il giovane barbaramente accoltellato per banali motivi di viabilità. Il corteo, in silenzio, ha sostato sul luogo dove, la notte tra il 17 e 18 ottobre, Giuseppe fu accoltellato. In Via Croce Rossa. Quella notte il giovane fu vigliaccamente colpito al cuore da un fendente e lasciato morire in un lago di sangue senza che nessuno lo soccorresse. Solo dopo lunghi, interminabili, momenti fu notato. I suoi aguzzini erano già lontano. Oggi, sono ancora liberi. “Chi sa parli. Chi ha visto racconti”. Questo il grido disperato dei familiari che hanno fortemente voluto la fiaccolata di ieri sera a un mese dall’assassinio. Un episodio di violenza metropolitana che ha scosso tutto l’entroterra vesuviano. A San Giuseppe, luogo del delitto, ma anche a Piazzolla di Nola, dove la vittima risiedeva insieme alla sua famiglia, stupore e incredulità per una violenza così efferata e bruta. “Per questo abbiamo subito appoggiato l’iniziativa dei familiari -ammette, il sindaco di San Giuseppe, Antonio Agostino Ambrosio – Un episodio di violenza inaudito che ci spinge ad aprire un tavolo con tutte le forze dell’ordine con l’obiettivo di dare maggiore sicurezza ai nostri cittadini”.  Un omicidio che ha segnato, più di altre volte, le coscienze della gente.  “Ormai siamo al massimo dell’efferatezza – scandisce una signora con una fiaccola in mano – dopo i ferimenti ora contiamo i morti”. Sul fronte delle indagini restano aperte tante piste. Niente, però, di concreto. I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, insieme ai colleghi della stazione di San Giuseppe Vesuviano, coordinati dal capitano Luca Toti, non demordono. In procura hanno presentato diverse linee investigative su cui i magistrati stanno valutando il da fare. A breve, forse, le manette.

 

San Giuseppe Vesuviano-

Il Mattino 20 novembre 2010

Il Delitto – Dopo un mese nessun colpevole – Fiaccolata per Giuseppe “Chi sa parli”

San Giuseppe Vesuviano- Una fiaccolata in memoria di Giuseppe Pizza. A un mese dal barbaro omicidio del ventottenne, accoltellato in Via Croce Rossa, con un fendente al cuore, nella notte tra il diciassette e il diciotto ottobre scorso per futili motivi di viabilità, familiari, cittadini, istituzioni e amici, scendono in strada. Vogliono manifestare la loro rabbia, per un assassinio assurdo e chiedono che si dia un nome a un colpevole che, a distanza di un mese, non è stato ancora trovato.  “Vogliamo scuotere le coscienze e rompere quel muro di omertà che fino ad oggi ha contraddistinto il caso-, racconta la sorella primogenita, Pina – Chi ha visto parli. Denunci. Si faccia sentire. In paese circolano tante voci ma nessuno ha il coraggio di denunciare. C’è quindi bisogno assoluto di scuotere le coscienze e per questo venerdì saremo in strada.”. Con i familiari i sindaci di San Giuseppe Vesuviano e di Nola. Ma anche tanti giovani delle scuole di ogni grado e ordine. Cento bambini del primo circolo didattico porteranno sul luogo del delitto, cento rose bianche. Prevista anche la presenza del vescovo di Nola, Beniamino Deplama e di tantissimi sacerdoti del circondario.  “Giuseppe per noi era tutto – prosegue nel suo racconto la sorella Pina – l’ho visto crescere tra le mie braccia. C’è l’hanno portato via in un attimo.  In un modo barbaro e vigliacco.”  Tre sorelle, un unico fratello. Papà ex impiegato in pensione, mamma casalinga. Per la famiglia Pizza un dramma e una tragedia su cui non bastano le parole. “ Un dolore insopportabile – spiega ancora la sorella – Per questo faremo di tutto per ricordare Giuseppe e per dare un nome ai suoi assassini”. L’appuntamento è per venerdì19 novembre, alle ore 17 e 30, in Piazza Garibaldi, davanti al Santuario di San Giuseppe Vesuviano.  Da lì il corteo proseguirà poi verso il luogo dell’omicidio, in silenzio e meditazione. Una fiaccolata voluta gli stessi genitori e amici di Giuseppe per ricordare il loro caro, ucciso con un fendente al cuore, per futili motivi di viabilità. Un modo anche per ricordare che, a distanza di quasi un mese, non è stato ancora trovato un colpevole. Tanti indizi. Numerosi interrogatori. Un ragazzo diciottenne anche iscritto nel registro degli indagati, a piede libero ma nessun arresto.  I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, al comando del capitano Luca Toti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Nola, si stanno muovendo con assoluta cautela. Non vogliono commettere errori. Di certo si sta seguendo la pista di giovani balordi, frequentatori abituali di Via Croce Rossa dove, in passato, sono già avvenuti episodi di violenza.

Il Mattino 18 novembre 2010