L’opposizione sfida il sindaco “Ci mostri un test antidroga”

Vincenzo Catapano

In piena epidemia da Covid 19, a San Giuseppe Vesuviano arriva una pungente richiesta da parte dei consiglieri comunali di opposizione. Effettuare non un test molecolare o un un sierologico come ci si aspetterebbe di questi tempi, ma un test antidroga a tutti i rappresentanti delle istituzioni: a partire dal sindaco, passando per gli assessori e fino ai consiglieri comunali. Richiesta alla quale il primo cittadino Vincenzo Catapano, obiettivo primario della singolare trovata, non mostra di volersi sottrarre. Anzi è stato proprio lui, con un post sul suo profilo Facebook, a comunicare ai cittadini l’inoltro della mozione, ufficialmente protocollata in Comune attraverso una Pec. Sin dalla sua prima elezione, nel novembre del 2012 tra le fila della Lega, Catapano è stato oggetto di ripetuti attacchi su una sua presunta dipendenza dalle sostanze stupefacenti, mai dimostrata e da lui sempre negata. «Maldicenze politiche – affermano i suoi sostenitori – che girano anche su altri personaggi politici della cittadina, ma che sono tutte da dimostrare». Ed è in questo quadro di pettegolezzi e sospetti che i consiglieri comunali di opposizione si sono inseriti, protocollando la mozione che dovrebbe fare chiarezza una volta per tutte. «In relazione agli aumentati casi di tossicodipendenza nel nostro territorio scrivono nella richiesta occorre che sindaco e assessori lancino un messaggio dando l’esempio sia sotto il profilo personale che pubblico, connesso alle responsabilità del governo della città». In pratica chiedono che venga eseguito un test antidroga da esibire poi pubblicamente.

Antonio Agostino Ambrosio

LA REAZIONE Catapano dal canto suo ha reagito con distacco british. Sulla sua pagina Facebook ha dapprima dato notizia dell’iniziativa rendendo noti i nomi dei cinque consiglieri (Aniello De Lorenzo, Antonio Agostino Ambrosio, Luigi Moccia, Michele Sepe, Ivan Casillo) poi ha assicurato che esprimerà voto favorevole alla proposta, «trattandosi – ha scritto con ironia – «dell’unica proposta sensata provenuta dalle opposizioni in questi anni». Ha quindi reso pubblica la disponibilità a sottoporsi al test e ha invitato tutti gli assessori e consiglieri comunali a fare altrettanto. «La droga è un cancro da estirpare ed è giusto che la politica dia l’esempio», ha sottolineato per fare intendere con chiarezza da che parte sta. E non solo. «Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – farò di più, non mi sottoporrò d un semplice test antidroga, ma a un test tricologico, rivelatore di eventuale consumo di sostanze stupefacenti non solo nel presente, ma anche nel passato, estendendo a tutti i consiglieri comunali il medesimo invito. Anzi, dirò di più: tale test – ha sottolineato – dovrebbe essere un documento obbligatorio a corredo della propria candidatura in politica, per garantire agli elettori la certezza che ogni candidato non faccia uso di sostanze stupefacenti e per non consentire a chi specula su vicende umane – è la conclusione allusiva – di mettere in campo condotte diffamatorie ripetute e costanti nei confronti del suo avversario politico». 

LA GUERRA L’iniziativa, in atto in molti comuni d’Italia, apre così nuovi scenari nella cittadina vesuviana dove da una decina d’anni è in corso una guerra fratricida, tra ricorsi e denunce, tra il primo cittadino leghista e coordinatore Enti locali per la Lega, a capo di una giunta in larga parte composta da esponenti salviniani, e il suo avversario politico di sempre, l’ex sindaco forzista Antonio Agostino Ambrosio. Il quale sulla questione così si esprime, sul suo profilo Facebook: «In un momento in cui le tossicodipendenze aumentano a dismisura sono certo che sindaco, assessori e consiglieri daranno volentieri una ciocchettina di capelli per essere sottoposti al test. Sarebbe un bell’esempio per la città!». La mozione sarà discussa nel prossimo consiglio comunale. 

Il Mattino 17 aprile 2021

Catapano riconfermato: ma ora passo con la Lega

L’ANNUNCIO DURANTE IL BRINDISI

GRAZIE ANCHE A CHI NON MI HA VOTATO

Il riconfermato sindaco nel suo comitato elettorale vicino al tabellone dei risultati esulta dopo la vittoria

Vincenzo Catapano primo sindaco della lega in Campania. Appena rieletto a San Giuseppe Vesuviano con il 72,55% ha annunciato dal palco, in compagnia del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Pina Castiello. Il suo passaggio al partito di Salvini. Al ballottaggio il primo cittadino uscente ha superato il suo antagonista, Antonio Agostino Ambrosio 27,55%. Una partita senza storie che ha seguito l’andamento del primo turno dove Catapano aveva primeggiato e sfiorato di poco il cinquanta per cento dei consensi. Nonostante il calo di affluenza, il sindaco uscente è riuscito a mantenere il vantaggio e a sconfiggere il suo avversario che non ha mancato di attaccarlo nell’infuocata campagna elettorale denunciando anche un voto di scambio per l’elargizione di cesti alimentari e buoni spesa. Accuse tutte da provare da parte dei carabinieri di San Giuseppe Vesuviano incaricati dalla procura di Nola di effettuare indagini e per le quali il neo sindaco eletto ha depositato una querela calunnia contro Ambrosio sulle presenze scomode fuori i seggi a favore di quest’ultimo. I cittadini di San Giuseppe hanno comunque voluto premiare la continuità rieleggendo Vincenzo Catapano alla guida della città per altri cinque anni. «Un grazie a tutti quelli che mi hanno votato e anche quelli che non mi hanno sostenuto. Un ringraziamento speciale anche ai candidati che hanno fatto parte della mia coalizione e a tutti i consiglieri comunali eletti». Ha spiegato Catapano. «Sarò il sindaco di tutti. Il nostro impegno proseguirà con la speranza di migliorare ulteriormente la nostra cittadina a cui ci dedicheremo mattina, mezzogiorno e sera».

Vincenzo Catapano, al Bar Panico questa notte, con la sottosegretaria alla presidenza del consiglio, Pina Castiello, poco prima dell’annuncio del passaggio alla Lega

Amaro in bocca, invece, sullo schieramento opposto. Per Antonio Agostino Ambrosio si prospettano altri cinque anni di dura opposizione. Il risultato di ieri ha delineato anche il nuovo consiglio comunale. Dieci dei sedici seggi andranno a Catapano. Due alla lista «Noi con Catapano», Francesco Santorelli e Nunzio Zurino; due a «Più», Tommaso Andreoli e Rossella Miranda; due a «Mi piace 2.0», Michele Nappo e Nicola Carillo; uno a «Futuro», Alessandro Ambrosio; uno a «Orgoglio», Enrico Ghirelli; uno a «Il Mondo», Pasquale Leone; uno a «Idee», Andrea Ementato. All’opposizione; Antonio Agostino Ambrosio, Luigi Moccia e Michele Sepe. Ivan Casillo e Nello De Lorenzo, e Antonio Borriello.

Sotto la tabella per sezione e i risultati finali voto ballottaggio sindaco comunali 2018 con percentuali

Il Mattino 25 giugno 2018 20180625

Il Mattino online Lunedì 25 Giugno 2018, 01:39 – Ultimo aggiornamento: 25-06-2018 02:12

https://www.ilmattino.it/napoli/politica/elezioni_ballottaggio_san_giuseppe_vesuviano_sindaco_catapano-3816566.html

San Giuseppe Vesuviano.Tentata concussione, archiviato il caso del sindaco Vincenzo Catapano

Con decreto di archiviazione del 19 ottobre 2017, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nola, Daniela Critelli, dopo aver esaminata la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero e letto gli atti, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale per tentata concussione a carico del Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano. Il Sindaco Catapano, secondo una prima ricostruzione dei fatti compiuta dall’accusa, era indagato per aver posto in essere una condotta di tentata concussione nei confronti di un funzionario del comune responsabile del servizio sttività produttive, in occasione della fiera del Natale 2015. Al termine di un’attenta disamina della documentazione acquisita, il G.I.P. ha condiviso la tesi del P.M., che in data 6 settembre 2017 aveva richiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Catapano, ritenendolo del tutto estraneo ai fatti contestati. Il G.I.P., ha chiarito, inoltre, che il Sindaco ha agito correttamente e che quindi è del tutto innocente. “Ho sempre dichiarato la mia fiducia incondizionata nell’operato della Magistratura – dichiara Vincenzo Catapano, Sindaco di San Giuseppe Vesuviano – e ritengo che il provvedimento adottato renda giustizia alla mia condotta, unicamente improntata a svolgere al meglio il ruolo di primo cittadino attribuitomi dagli elettori, nell’esclusivo bene ed interesse della città di San Giuseppe Vesuviano. Desidero ringraziare tutti i componenti dell’Amministrazione comunale che mi sono stati vicini e tutti quelli che, in questo periodo, con affetto hanno dimostrato fiducia nei confronti del mio operato. Ringrazio anche coloro che hanno speculato su tale vicenda, dimostrando, nei fatti, di non avere seri e validi argomenti politici di cui discutere”.

Il Mattino online Venerdì 20 Ottobre 2017, 16:54 – Ultimo aggiornamento: 20-10-2017 16:54 
https://www.ilmattino.it/napoli/politica/san_giuseppe_vesuviano_tentata_concussione_occasione_fiera_natalizia_archiviato_procedimento_penale_carico_sindaco_vincenzo_catapano-3314400.html

IlMattino 23 ottobre 2017 20171023

San Giuseppe V. Il gip «assolve» il sindaco: non tentò la concussione

SAN GIUSEPPE VESUVIANO. Tentata concussione, archiviato il caso del sindaco Vincenzo Catapano. Si chiude, a distanza di circa due anni, un procedimento penale che aveva fatto traballare l’amministrazione comunale della cittadina vesuviana. Per lo stesso procedimento fu indagato anche l’assessore al commercio, Enrico Ghirelli, estromesso temporaneamente dalla giunta comunale, per poi essere reintegrato dopo una sentenza del Riesame. Con decreto di archiviazione del 19 ottobre scorso, invece, il gip del Tribunale di Nola Daniela Critelli, dopo aver esaminata la richiesta avanzata dal pm e letto gli atti ha disposto l’archiviazione del procedimento penale per tentata concussione a carico di Catapano. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il sindaco aveva posto in essere una condotta di tentata concussione nei confronti di un funzionario del Comune, responsabile del servizio attività produttive, in occasione della fiera del Natale 2015. Il gip ha condiviso la tesi del pm, che il 6 settembre scorso aveva richiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Catapano, ritenendolo del tutto estraneo ai fatti contestati. Il gip ha chiarito che il sindaco ha agito correttamente e che quindi è del tutto innocente. «Ho sempre dichiarato la mia fiducia incondizionata nell’operato della magistratura –commenta Catapano – e ritengo che il provvedimento adottato renda giustizia alla mia condotta, unicamente improntata a svolgere al meglio il ruolo di primo cittadino attribuitomi dagli elettori, nell’esclusivo bene e interesse della città di San Giuseppe Vesuviano. Desidero ringraziare tutti i componenti dell’Amministrazione comunale che mi sono stati vicini e tutti quelli che, in questo periodo, con affetto hanno dimostrato fiducia nei confronti del mio operato». L’ultima frase è una stoccata: «Ringrazio- dice Catapano -anche coloro che hanno speculato su tale vicenda, dimostrando, nei fatti, di non avere seri e validi argomenti politici di cui discutere».

San Giuseppe Vesuviano-Altro raid al Comune, auto danneggiate. Il sindaco: «È assurdo»

raid-comune-1bisSan Giuseppe Vesuviano – Nuovo raid, la notte scorsa, all’interno del parcheggio della casa comunale. Distrutte alcune auto comunali e un SUV delle guardie ambientali usato per stanare i responsabili dei continui inquinamenti perpetrati sul territorio comunale. L’incursione misteriosa ha messo in allarme politici e forze dell’ordine. E’ la seconda volta in poco più di una settimana. Nel precedente blitz notturno furono distrutte altre auto del parco comunale sotto lo sguardo imperterrito delle telecamere di sorveglianza. Una di queste anche distrutta nel corso della devastazione. Sorpreso e arrabbiato il primo cittadino, Vincenzo Catapano. “Abbiamo provveduto a installare da tempo sul territorio una capillare rete di videosorveglianza e trovo francamente assurdo che, nonostante il nostro forte impegno in tal senso, le immagini non vengano costantemente visionate ed esaminate al fine di poter debellare con decisione ogni atto di vandalismo e ogni forma d’illegalità” Si domanda il sindaco e aggiunge. “Chiedo, a tal proposito, il massimo sforzo per individuare i responsabili di questi atti scellerati”. Atti ormai all’attenzione delle forze dell’ordine che stanno indagando a trecento sessanta gradi. raid-comune-3bisLe aeree a ridosso di San Giuseppe Vesuviano sono continuamente bersagliate da bande organizzate che gettano, in ogni angolo delle strade periferiche, rifiuti di ogni genere. Carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale sono da settimane impegnate a circoscrivere e debellare il fenomeno dei rifiuti e degli opifici clandestini. La distruzione delle auto potrebbe essere frutto di queste operazioni ma anche di balordi che solitamente entrano all’interno dell’area comunale. Sull’episodio si stanno ora vagliando le immagini captate dalle telecamere di sorveglianza.

Il Mattino 01 novembre 2016 20161101

Il caso cimice nella stanza del primo cittadino – La candid camera della spia faceva anche foto e video

La grande vetrata, sotto la scritta "Municipio", della Sala Giunta e Ufficio del primo cittadino
La grande vetrata, sotto la scritta “Municipio”, della Sala Giunta e Ufficio del primo cittadino

San Giuseppe Vesuviano. Era in grado anche di registrare immagini e produrre foto, la “cimice” scoperta sabato scorso nell’ufficio del sindaco di San Giuseppe Vesuviano. Ne sono ormai convinti tutti. Amministratori, funzionari e dipendenti compresi. A San Giuseppe Vesuviano non si parla d’altro. Chi ha installato il sofisticato strumento? Perché nella stanza del sindaco. Esistono altre cimici all’interno della casa comunale e chi s’intende colpire? Ci sono indagini in corso oppure è opera di sconsiderati che, correndo grossi rischi, hanno pensato di installare una microspia nell’ufficio del primo cittadino? Sono solo alcuni degli interrogativi che si pongono ormai in molti.

Il Sindaco Vincenzo Catapano
Il Sindaco Vincenzo Catapano

Bocche cucite, invece, da parte degli investigatori che, dopo la denuncia dello stesso sindaco Vincenzo Catapano, hanno raccolto tutto in un dossier, insieme al corpo del reato, per inviarlo alla procura della Repubblica di Nola che sta seguendo il caso. La faccenda passa in mano alla magistratura che dovrà fare ora luce sul caso. Un caso non da poco su cui in tanti attendono una risposta. Di certo l’attrezzatura ritrovata dal primo cittadino all’interno della lampada di sicurezza, fissata nel suo ufficio, non era analizzabile dalla polizia scientifica perchè consegnata agli investigatori già manomessa.Secondo quanto trapelato dal fitto riserbo delle indagini, la microspia sarebbe stata rimossa prima dell’arrivo della polizia nella mattinata di sabato. Il sindaco, infatti, insospettito dalla strana forma della lampada di sicurezza ha chiesto a un dipendente del comune di verificare la funzionalità della stessa. Anche perché il coperchio di plastica poteva diventare anche un corpo contundente se si fosse staccato dalla sua sede.Da lì, poi, il ritrovamento dell’intero kit di spionaggio e la conseguente denuncia alla polizia. Il tutto nella giornata di sabato 16 aprile, alla vigilia della consultazione referendaria. Una spy story che ha messo in apprensione l’intero apparato amministrativo di funzionari, dipendenti e frequentatori abituali della casa comunale.

La porta da dove si accede all'ufficio del sindaco
La porta da dove si accede all’ufficio del sindaco

Tutti si sentono ora osservati anche se, al momento, non si parla affatto di effettuare una bonifica radicale dell’intera struttura.Lo sottolinea anche l’assessore alle politiche sociali, Tommaso Andreoli, ieri pomeriggio al comune, per organizzare la quattordicesima sagra della zeppola. «Il ritrovamento della cimice ci lascia sbigottiti ma non per questo il nostro impegno si ferma. Anzi, va avanti con maggiore forza».Il sofisticato strumento di ascolto e di ripresa video è stato ritrovato sopra la porta del bagno, all’interno della lampada di sicurezza, di fronte al lungo tavolo, dove si tengono le giunte comunali. Un fatto inquietante non crede? «Inquietante sì spiega l’assessore ma che ci fa stare tranquilli anche perché non abbiamo nulla da nascondere. Siamo un’amministrazione del fare e lo abbiamo dimostrato».Il sindaco, per il momento, preferisce non parlare. Una scelta, quello del primo cittadino, che mira a non interferire con le indagini in corso. Particolare curioso, che attrae ogni visitatore che si appresta a entrare nell’ufficio del sindaco, il grossissimo cartello affisso sulla porta d’ingresso sin dall’inizio del suo mandato, scritto di pugno e firmato Vincenzo Catapano. «Si invia a posare i telefonini nella bacheca . P.S. L’invito è categorico. Il Sindaco. Vincenzo Catapano». Un presagio?

Il Mattino 20 aprile 2016 20160420

Scoperti ladri di spazzatura battevano sul tempo la raccolta

Sindaco e comandante polizia municipale rovistano tra i rifiuti alla ricerca di indizi
Immagini di repertorio – Sindaco e comandante polizia municipale rovistano tra i rifiuti alla ricerca di indizi nella battaglia per la differenziata

Il sindaco ferma il furgoncino che ritirava la plastica prima del passaggio degli operatori

San Giuseppe Vesuviano – Rubano rifiuti in plastica porta a porta; denunciati dalla polizia. Un rumeno e un cittadino del Bangladesh scovati in nottata dal sindaco che avverte la polizia e li fa bloccare. Ha dell’inverosimile la storia della notte scorsa avvenuta a San Giuseppe Vesuviano dove due disperati sono stati scoperti dal primo cittadino, Vincenzo Catapano, mentre caricavano su un furgone i rifiuti in plastica lasciati fuori dalle abitazioni dai cittadini. Scene che ricordano tanto il celebre film “Ladri di biciclette” del 1948 diretto, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica. Girato con un’ampia partecipazione di attori non professionisti, basato sull’omonimo romanzo (1946) di Luigi Bartolini, adattato al grande schermo da Cesare Zavattini. Un furto, anche se di furto non si tratta secondo la polizia essendo i rifiuti in strada, che avrebbe prodotto uno scarno guadagno ai due a danno dell’amministrazione comunale che della raccolta differenziata sta facendo il suo cavallo di battaglia. Il sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano – si spiega in una nota del comune – nella notte tra il 9 e il 10 marzo, alle ore 00:45 circa, rientrando a casa, ha notato in via XX Settembre, in pieno centro cittadino, un furgone con a bordo due persone che, in modo insolito, raccoglieva porta a porta del materiale plastico, regolarmente smaltito dai cittadini all’esterno delle abitazioni perché venisse prelevato dagli operatori ecologici.

Denunciati – Un romeno ed un cittadino del Bangladesh facevano incetta del materiale nei bidoncini

Dopo aver chiesto informazioni ai due uomini che si rifiutavano di dare spiegazioni di alcun tipo e continuavano nella loro opera di raccolta, insospettitosi, contattava il locale commissariato di polizia. Sul luogo interveniva una pattuglia che provvedeva a contestare ai due uomini le violazioni del caso. La polizia, coordinata dal dirigente Stefano Iuorio, dopo aver identificato i due in un rumeno e un cittadino bengalese privo di soggiorno, li denunciava per trasporto abusivo di rifiuti non autorizzato.

Il Mattino 11 marzo 2016 20160311

San Giuseppe – L’Asl chiude gli uffici la città si ribella una raccolta di firme

ASLSan Giuseppe Vesuviano –  Chiudono gli uffici e il presidio ASL e scatta la raccolta di firme in piazza. Oltre mille quelle raccolte. In atto una vera mobilitazione popolare per riportare i servizi ASL nella cittadina vesuviana, comune tra i più popolosi del distretto 52 dell’Asl Napoli 3 Sud, dopo la chiusura delle sedi di Via Ceschelli e Via Macello. Guardia medica, anagrafe sanitaria, medicina legale e altri importanti servizi sono stati trasferiti presso la direzione di Palma Campania in attesa di trovare una soluzione a un problema che sta creando tanti malumori. San Giuseppe Vesuviano rappresenta un punto nevralgico per i sette comuni dell’ambito grazie alla buona logistica che tiene collegata la maggior parte dell’utenza. “Adesso, in attesa della completa riapertura degli uffici ASL speriamo almeno nell’istituzione di un servizio navetta per i casi emergenziali” riferisce Francesco Giugliano, presidente di Rinascita Civile Vesuviana.Guardia Medica “In questa battaglia c’è una chiara responsabilità della politica” incalza Antonio Borriello, consigliere comunale del gruppo Vocenueva. “Il Commissario ASL Napoli 3 Sud e il Direttore del distretto 52, ci hanno riferito che l’attuale amministrazione è stata più volte invitata a vagliare soluzioni migliorative del presidio. Eppure si è lasciato che la situazione degenerasse, fino alla chiusura degli uffici. Unica soluzione, ora, la riconversione dell’ex scuola Marciotti, struttura oggi inutilizzata”. Una riapertura che sta a cuore anche a noi amministratori, riferisce, Nello De Lorenzo. Ho firmato anch’io la petizione. Domani (oggi per chi legge ndr) il sindaco ha convocato in comune il direttore del distretto 52 per trovare una soluzione.

Il Mattino 20 ottobre 2015 20151020

San Giuseppe Vesuviano-Nel comune sciolto due volte per infiltrazioni mafiose una piazza dedicata a Falcone e Borsellino

Il Mattino online 14 febbraio 2014

Lucia Borsellino nell'aula consiliare insieme al sindaco, Vincenzo Catapano, al suo vice, Dolores Leone e al presidente dell'ordine forense di Nola, Francesco Urraro
Lucia Borsellino nell’aula consiliare insieme al sindaco, Vincenzo Catapano, al suo vice, Dolores Leone e al presidente dell’ordine forense di Nola, Francesco Urraro

http://ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/san-giuseppe-vesuviano-comune-infiltrazioni/notizie/519517.shtml

Alla manifestazione anche il procuratore generale del Tribunale di Nola, Paolo Mancuso
Alla manifestazione anche il procuratore generale del Tribunale di Nola, Paolo Mancuso

 

La scultura di Luigi Franzese dedicata ai due magistrati
La scultura di Luigi Franzese dedicata ai due magistrati

Francesco Urraro, presidente dell'ordine degli avvocati mentre introduce Lucia Borsellino
Francesco Urraro, presidente dell’ordine degli avvocati mentre introduce Lucia Borsellino

San Giuseppe Vesuviano – Contro la mafia, una piazza dedicata a Falcone e Borsellino – L’evento Sarà inaugurato oggi lo slargo costruito su un vecchio passaggio a livello

La scultura di acciaio "Corten" dell'artista, Luigi Franzese
La scultura di acciaio “Corten” dell’artista, Luigi Franzese

Presente alla cerimonia

Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso

Luicia Borsellino a Sciacca (Agrigento)
Lucia Borsellino a Sciacca (Agrigento)

San Giuseppe Vesuviano – Sarà la figlia di Paolo Borsellino, Lucia, attuale assessore alla salute della regione Sicilia, a inaugurare il nuovo slargo «Falcone- Borsellino» costruito su un vecchio passaggio a livello della dismessa ferrovia Cancello Torre.
Alla presenza del procuratore generale del Tribunale di Nola, Paolo Mancuso e dei magistrati di San Giuseppe Vesuviano, sarà inaugurata oggi la nuova piazzetta dedicata ai due magistrati che ebbero come unico obiettivo del loro lavoro «la lotta alla mafia». Un segnale forte, quello lanciato dalla nuova amministrazione comunale, nata dalle ceneri di un lungo commissariamento del comune sciolto, per la seconda volta nella sua storia, per infiltrazioni mafiose.

I lavori di preparazione per l'installazione della scultura alta tre metri.
I lavori di preparazione per l’installazione della scultura alta tre metri.

L’incontro – Parteciperanno all’appuntamento il presidente del Tribunale di Nola Paolo Mancuso, don Tonino Palmese e il sindaco Catapano

Un segnale forte contro la criminalità organizzata. «Per questo – afferma il sindaco, Vincenzo Catapano – abbiamo voluto mantenere vivo il ricordo nella nostra città dei due eroici magistrati che sono stati barbaramente trucidati in due distinti attentati di matrice mafiosa». Fu, infatti, assassinato da Cosa nostra il 23 maggio 1992, Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e alcuni uomini della scorta nella strage di Capaci. Il suo amico e collega, Paolo Borsellino, fu massacrato il 19 luglio 1992 da Cosa nostra con alcuni uomini della sua scorta nella strage di via d’Amelio. Falcone e Borsellino, eroi simbolo della lotta alla mafia in tutto il mondo.

Un'altra angolatura dell’opera di Franzese
Un’altra angolatura dell’opera di Franzese

L’inaugurazione avverrà alle ore 18, con un’emozionante cerimonia, nel corso della quale sarà mostrata al pubblico una particolare scultura, raffigurante i due giudici siciliani, ideata dall’artista di San Giuseppe, Luigi Franzese, intitolata: «L’uomo, il coraggio e lo spirito».

La scultura in Corten vista dall'alto
La scultura in Corten vista dall’alto

«Due lastre di acciaio corten, quello che si usa per costruire le navi e che si difende da solo, – spiega lo scultore Luigi Franzese – da dove si staccano e restano sempre presenti le due figure dei magistrati».
Al termine dell’inaugurazione, ci sarà un incontro-dibattito all’interno della Sala Consiliare al quale prenderanno parte, oltre alla stessa Lucia Borsellino, il procuratore Mancuso, il sindaco Catapano, don Tonino Palmese responsabile regionale dell’associazione «Libera Associazioni, Nomi e Numeri Contro le mafie», Francesco Urraro, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nola, e tutti i magistrati di San Giuseppe Vesuviano.

Il Mattino 14 febbraio 2014 20140214

San Giuseppe Vesuviano – La «carica» dei cinesi, confronto al parlamento europeo

Commercianti cinesi alla riunione in comuneSan Giuseppe Vesuviano. Sbarca nel parlamento europeo, a Strasburgo, la questione cinesi di San Giuseppe Vesuviano. Con il sindaco della cittadina vesuviana Vincenzo Catapano, anche il primo cittadino di Prato Roberto Cenni, dove la comunità orientale ha uno dei più forti insediamenti d’Italia. Oggi e domani gli incontri con gli alti esponenti della comunità europea. Sul tavolo importanti problematiche legate soprattutto all’inserimento e al rispetto delle leggi da parte dei tantissimi cittadini cinesi presenti sul territorio dei due comuni legati da un unico denominatore: il commercio nel settore dell’abbigliamento e del tessile.
Un fenomeno nel quale intende vederci chiaro l’Europa dei ventotto interessata più che mai ai flussi migratori dei cittadini cinesi in Europa.

Abbiamo chiesto informalmente a Giovanni Di Girolamo, un diplomatico napoletano in servizio al Servizio Europeo di Azione Esterna (SEAE) con una lunga carriera nelle Americhe, in Medio Oriente, nei Balcani ed In Africa, se tali iniziative sono frequenti.”Lo sono sempre di piu’. I rappresentanti degli enti locali, in tutta Europa, sono coscienti del peso e dell’importanza delle istituzioni europee. Cercano di dare una visibilita’ europea a questioni locali, stabiliscono alleanze con realta’ locali di altri paesi. Cercano soluzioni europee ai loro problemi.».

Enzo Catapano, a sinistra con Nello De Lorenzo, Pietro Ferraro e Dolores Leone
Enzo Catapano, a sinistra con Nello De Lorenzo, Pietro Ferraro e Dolores Leone

San Giuseppe Vesuviano sarà così chiamata a spiegare le mille contraddizioni di una grande realtà commerciale passata dai fasti degli anni ’80-’90 all’invasione dei cinesi e al crollo dell’economia locale a vantaggio degli orientali. «Passaggi certamente duri per la nostra economia legati anche a mancati controlli e a gestioni allegre degli anni passati – ammette il sindaco Catapano – noi, sia ben chiaro, non abbiamo nulla di personale contro la comunità cinese che rispettiamo in ogni sua forma. Chi non è in regola o viola le leggi nazionali sarà perseguito. Sia esso italiano o cinese. Purtroppo in un solo anno abbiamo dovuto chiudere un centinaio di opifici illegali che smaltivano, inoltre, residui industriali in modo incosciente».

Il Mattino 03 febbraio 2014 20140203