Paura al campo dell’oratorio L’alterco con un genitore e spunta una calibro 22. Arrestato imprenditore di San Giuseppe Vesuviano
Giovanni Areniello, 35 anni bloccato dai carabinieri La lite per il figlio contestato
San Giuseppe Vesuviano. Armato di pistola nel campo dell’oratorio, dove si giocava una partita del campionato giovanissimi. Un papà tifoso ma pistolero che ha fatto vivere un pomeriggio al cardiopalma, domenica, (la notizia è trapelata solo ieri) nel corso di una partita di calcio regionale, categoria giovanissimi, tra le squadre del «Club Napoli» di Castellammare di Stabia e il «Saint Joseph» di San Giuseppe Vesuviano. Al termine dell’incontro, dopo che i ragazzini si erano dati battaglia sul terreno di gioco, alcuni genitori, tra cui l’arrestato, Giovanni Areniello, trentacinque anni, mettono in mostra il peggio di sé. Per futili motivi, legati alla gara appena giocata, tentano di azzuffarsi davanti ai giovani atleti sbalorditi. Nella concitazione, Areniello mostra, secondo le testimonianze fornite ai carabinieri, una pistola lasciando intendere le sue intenzioni.
I precedenti Era stato coinvolto in un’altra rissa con armi in uno stadio in Calabria
Qualcuno avverte i carabinieri, tra l’altro in perlustrazione nella zona, che piombano all’interno della grande struttura dei Padri Giuseppini, una volta seminario, oggi sede del Centro Giovanile San Giuseppe diretto da padre Marco Rota, unico luogo di aggregazione per i ragazzi della cittadina. I militari della caserma di San Giuseppe Vesuviano, con il maresciallo Giuseppe Sannino e coordinati dal capitano, Andrea Rapone comandante del gruppo radiomobile di Torre Annunziata, mettono fine alla rissa facendo poi la brutta scoperta. Dopo aver notato Giovanni Areniello, genitore di uno dei piccoli calciatori, in atteggiamento sospetto, l’hanno fermato per un controllo. Nel corso di una perquisizione gli hanno trovato addosso una pistola clandestina calibro 22 con colpo in canna e sei cartucce nel caricatore. L’arma, sequestrata, è stata inviata al Racis di Roma per gli accertamenti balistici allo scopo di verificarne l’eventuale riconducibilità a recenti raid camorristici. Areniello, già noto alle forze dell’ordine per un analogo episodio, avvenuto alcuni anni fa in Calabria sempre in occasione di una manifestazione sportiva tra ragazzi, è stato arrestato in quanto responsabile di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e munizioni. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il prete presidente
«Sullo sport pessime lezioni dagli adulti»
SAN GIUSEPPE VESUVIANO.«Sgomento. Ma questo episodio ci impone di portare avanti con più impegno i sani principi educativi». È il pensiero di padre Marco Rota,direttore del Centro Giovanile San Giuseppe e presidente della squadra di calcio «Saint Joseph», in campo domenica.
Come è possibile che si vada con la pistola a una partita di ragazzi?
«Non abbiamo parole per definire l’accaduto. Quotidianamente ci battiamo per insegnare ai ragazzi i veri valori sportivi. La lealtà e il rispetto per gli altri. Poi ti rendi conto che sono prima i genitori a offrire il peggio di loro stessi. Purtroppo ci troviamo in una vera emergenza educativa».
In che senso?
«Il centro giovanile, dopo la chiusura di alcune scuole e l’inagibilità di tutte le strutture sportive sul territorio è diventato l’unico punto di riferimento per lo svago nella cittadina. Ci siamo caricati l’onere di ospitare molti alunni delle scuole in rifacimento. Siamo l’unica struttura che cerca di dare sostengo alle attività sportive rimaste orfane delle palestre e dello stadio comunale. E, in tutto questo, dobbiamo pensare a portare avanti i nostri progetti legati alla Santa Chiesa».
Eppure San Giuseppe Vesuviano ha vissuto fasti sportivi negli anni scorsi con due squadre di pallavolo in serie A1, una squadra di calcio in serie C, altrettante nel basket e in molti altri settori dello sport.
«La città si trova oggi a vivere una situazione di degrado che certamente alimenta un’ignoranza sportiva e del vivere civile. Siamo in piena emergenza educativa. Il nostro compito è quello di aiutare a crescerei giovani e a portare avanti i sani principi educativi. In tutto questo la famiglia svolge l’attività principale. Nell’episodio specifico abbiamo assistito a quanto di peggio si possa dare da insegnamento ai ragazzi. La speranza è che si tratti di un caso isolato e che si torni sulla retta via. Una retta via, ripeto, su cui deve lavorare molto la famiglia e la società civile. Solo così si potrà aiutare a crescere in maniera sana le future generazioni».
L’arrestato
Giovanni Areniello, 35 anni, viene da una famiglia di commercianti di San Giuseppe. Diversi anni fa è incappato in un’analoga situazione mentre era in vacanza in Calabria. In una manifestazione sportiva in cui era impegnato il figlio «esibì» una pistola allora regolarmente dichiarata.
L’allenatore
Antonio Miranda, ex allenatore di pallavolo, una vita dedicata ai giovani e allo sport: «Siamo alle solite. La mancanza di una cultura sportiva dovuta a carenze strutturali può creare situazioni del genere. Investiamo in palestre, scuole e in una sana educazione civile e sociale».
Il Mattino 24 novembre 2015
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Il Mattino online Martedì 24 Novembre 2015, 08:57 – Ultimo aggiornamento: 11:11
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Il Messaggero online Martedì 24 Novembre 2015, 09:12 – Ultimo aggiornamento: 09:19
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Leggo on line 24 novembre 2015
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