Picchia la sorella per estorcerle denaro e addirittura la costringe a dormire in macchina, in strada. Storia di degrado dalla periferia di San Giuseppe Vesuviano, nello storico quartiere Boccia, scoperta grazie al coraggio della donna e alla tenacia dei carabinieri che individuano il malfattore e lo arrestano. In manette un quarantunenne del posto accusato di maltrattamenti, estorsione e rapina. Sono stati i carabinieri della stazione di San Giuseppe Vesuviano, guidati dal comandante, Giuseppe Sannino, dopo indagini avviate a seguito di denunce riguardanti vari episodi di minacce e violenze sporte il 3 e il 22 febbraio, a trarlo in arresto,
LE INDAGINI
L.B., 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti specifici, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nola dopo indagini coordinate dalla locale Procura per maltrattamenti in famiglia, estorsione e rapina ai danni della sorella cinquantaduenne. Grazie al provvedimento l’arrestato è stato tradotto a Poggioreale e, per il momento, resterà lontano dalla casa di famiglia, dove venivano perpetrati i reati.
LO SFOGO
Un sospiro di sollievo per la stessa sorella che ha avuto il coraggio di denunciare le continue malefatte subite. «Alla fine non ne potevo più» ha raccontato la donna ai carabinieri. «Una continua richiesta di soldi sotto minaccia, addirittura il ricatto di farmi dormire in macchina se non avessi esaudito le sue richieste». Tutte minacce e vessazioni che, alla fine, hanno convinto la donna a denunciare tutto alle forze dell’ordine nonostante l’amore fraterno. Uno sfogo, quello raccolto dai carabinieri, che è stato anche un atto di liberazione da un tormento continuo. La donna, infatti, tra mille difficoltà, riusciva a portare avanti la casa grazie a lavori saltuari che le consentivano piccoli introiti per la gestione quotidiana della famiglia. Pochi spiccioli guadagnati, con il rischio di perderli per assurde vessazioni.
Il malessere del fratello e le continue richieste di soldi hanno fatto scattare la molla che, alla fine, ha fatto emergere la triste storia di degrado nascosta per anni. Grazie alla denuncia e all’asfissiante lavoro dei carabinieri si è riusciti a scoperchiare l’assurda vicenda di violenza perpetrata tra le mura domestiche dove, il più delle volte, la triste realtà viene celata per vergogna o timore. Una brutta storia a cui, per il momento, è stata posta la parola fine.
Il Mattino 24 marzo 2019 20190324