San Giuseppe Vesuviano – Candidato di riferimento per l’Udc, ma il partito non si presenta – Duraccio torna in corsa con due civiche – Capolista di «Spirito Libero» Mimmo Ambrosio nipote del re del grano

Franco Duraccio – L’impegno «Se verrò eletto rinuncerò al compenso di primo cittadino»

San Giuseppe Vesuviano. Il consulente fiscale Francesco Duraccio, detto Franco, dopo dieci anni di politica attiva ritenta la scalata alla carica di sindaco di San Giuseppe Vesuviano. Nel 2002 si presentò come candidato dell’Ulivo dopo un’esperienza di consigliere provinciale; a seguire, numerose battaglie nel centrosinistra e dieci anni di presenza continua nel civico consesso cittadino. Oggi torna nuovamente in campo con due liste civiche, «Rinascita» e «Spirito Libero», nate dopo il mancato accordo con l’Udc che, alla fine, è uscita dalla competizione elettorale.

Un incontro a casa di sostenitori

Duraccio, pupillo dell’assessore regionale Pasquale Sommese, nonostante la mancata presenza nella competizione del partito di Casini, resta il riferimento principale dell’Udc nella zona. «Abbiamo atteso fino all’ultimo le direttive del partito, facendo anche dei passi indietro – ammette Franco Duraccio – poi insieme al gruppo di amici che mi sostengono, si è deciso di scendere autonomamente in campo per portare il nostro contributo nella rinascita di San Giuseppe Vesuviano». Una «Rinascita» che è diventata anche simbolo di una lista civica. L’altra lista “Spirito Libero”è capeggiata dall’ingegnere Mimmo Ambrosio, nipote di Franco Ambrosio, re del grano, tragicamente scomparso nella sua villa di Napoli alla Gaiola. «Un impegno, il nostro, che vede in campo professionisti e persone di altissimo livello morale – prosegue Duraccio – dopo trenta anni di cattiva politica aspiriamo a un cambiamento che possa far decollare San Giuseppe Vesuviano magari anche partendo dallo stipendio di sindaco. Se eletto, infatti, rinuncerò al rimborso che spetta al primo cittadino (5mila euro circa al mese). Cosa che inviterò a fare anche ai miei amministratori».

L’amore per la città è il cardine della strategia di tutta la coalizione.

Competenza fiscale e coerenza saranno i punti principali del programma. «Attraverso un bilancio di mandato che miri al controllo degli obiettivi e dello stato di programmazione. Anche via web. Con una trasparenza degli atti che tutti potranno controllare». L’amore per la città è il cardine della strategia di tutta la coalizione. «Se si vuole il bene di San Giuseppe, bisognerà attivarsi subito per risolvere i tanti problemi rimasti in piedi. Raccolta differenziata, sviluppo del commercio, dei piani Puc e delle attività a favore dei giovani, come lo sport e il tempo libero».

Il Mattino 15 ottobre 2012 20121015

San Giuseppe Vesuviano – Le amministrative, il progetto del penalista per guidare la città -Catapano, il modello Bobbio per trasparenza e legalità

Vincenzo Catapno è stato già presidente del Consiglio comunale: passai in minoranza le mie denunce portarono allo scioglimento dando una spallata al malaffare e ai gruppi di potere

San Giuseppe Vesuviano. Un progetto di governo per amministrare la città «in maniera decente, trasparente e morale». Nel segno della continuità, avviata nel 2007, con l’ex magistrato Luigi Bobbio, oggi sindaco di Castellammare. È questo l’obiettivo del penalista Vincenzo Catapano, cinque liste a sostegno (Fini futuro e Libertà più le civiche «Giovani per la legalità», «Città Viva», «Noi Donne» e «Lista Stella». Bobbio, candidato a sindaco a San Giuseppe nel 2007, sfiorò di poco il ballottaggio ma, le sue denuncie e quelle di Catapano, portarono allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

Il comizio di apertura in Piazza Garibaldi – Cinque le liste a sostegno: non abbiamo accettato chi è stato già consigliere

«Per questo motivo abbiamo rifiutato candidati, ex amministratori, ritenuti permeabili alle esigenze della criminalità organizzata – spiega Catapano – Il nostro obiettivo è stato, invece, quello di portare in lista gente della società civile pronta a battersi per il rilancio morale di San Giuseppe Vesuviano». A quelli che gli ricordano, di essere stato anche lui un ex amministratore, Catapano spiega: «Sono stato in giunta con Ivan Casillo e poi presidente del consiglio comunale nella massima trasparenza, prima di passare all’opposizione dove abbiamo denunciato il malaffare. Le nostre denunce, supportate da sentenze e ordinanze, sono state avallate anche in questi ultimissimi giorni. Le due esclusioni di candidati al consiglio comunale, nelle liste di Ambrosio, non sono altro che il segno della continuità con le precedenti incandidabilità e con le passate illegalità».

Gli obiettivi «Rivisitare le percentuali di Imu e Tarsu per agevolare le famiglie disagiate e le imprese»

Oggi Vincenzo Catapano punta, insieme agli altri tre candidati a sindaco, Agostino Casillo, Roberto Duraccio e Franco Duraccio, a un unico obiettivo «Rompere il fronte della vecchia politica». Con un sogno nel cassetto. «Magari, quello di essere eletto al primo turno. Abbiamo le carte in regola per auspicarlo». Tra i principali punti del programma la qualità della vita con il recupero e bonifica dell’area delle Ferrovie dello Stato e la messa a punto della raccolta differenziata in simbiosi con le locali associazioni ambientali. Il rilancio delle periferie e centro storico con un piano del colore per Piazza Garibaldi. La rivisitazione dell’Imu e della Tarsu con agevolazioni per le famiglie deboli, per la politica fiscale. Per le imprese, infine, uno sviluppo del territorio con politiche a medio lungo termine e realizzazione di un ente fiera permanente per favorire le relazioni economiche e commerciali.

Il Mattino 14 ottobre 2012 20121014

San Giuseppe Vesuviano Il candidato a sindaco con le civiche presenta il suo programma – Mò Bast, Duraccio parte da salute e ambiente

San Giuseppe Vesuviano. Rispetto della salute, lotta alla camorra e alle ecomafie ma soprattutto rilancio del commercio e licenze in sanatoria per risolvere l’abusivismo edilizio, ma anche altro. Si è presentato così, mercoledì sera, l’odontoiatra, Roberto Duraccio, candidato a sindaco con le civiche “Mò Bast! Orgoglio Meridionale” e “Jamm Ripartire Insieme”. La serata, nella sede di via Zara che non è riuscita a contenere i numerosi cittadini presenti (molti dei quali hanno dovuto seguire l’intervento dalla strada), è iniziata con un video di Roberto Saviano che denunciava gli scempi perpetrati dalle ecomafie in provincia di Napoli. Con il candidato sindaco, Roberto Duraccio anche il primo cittadino di Camigliano, dell’Associazione Comuni Virtuosi, Vincenzo Cenname che ha invitato a non votare chi fino ad oggi ha pensato solo di distruggere.

La campagna – Il candidato a sindaco per le civiche Roberto Duraccio durante la presentazione nella sede di via Zara. Per il medico un programma centrato sull’ambiente e sulla salute, lotta alle ecomafie e all’abusivismo . In alto il
manifesto affisso in città

Nella serata di presentazione di candidati e liste, dal tema: “La salute prima di tutto”, applauditissimo l’intervento di Antonio Marfella, tossicologo oncologo dell’istituto nazionale tumori Pascale di Napoli. Tra i primi a istituire il registro dei tumori, il medico napoletano consulente della commissione parlamentare ecomafie si è presentato in ritardo alla convention di Duraccio perché trattenuto in Prefettura proprio per gli impegni con la commissione parlamentare.
«Sono stravolto – ha detto Marfella – dal modo di pensare da parte della commissione che accusa noi come responsabili dello scempio che sta avvenendo in Provincia di Napoli e in Campania. Quasi come se fossimo noi i camorristi, noi che rappresentiamo l’anello debole dello scempio. La gente deve comunque sapere che i nostri voti non sono in vendita. Qualunque essi siano sono un valore aggiunto per la collettività».
Un messaggio forte ribadito anche da Roberto Duraccio. «Per questo noi presentiamo un progetto reale per il paese che aspira a far diventare comune virtuoso San Giuseppe Vesuviano. Come? Con il fotovoltaico sulle scuole, con licenze edilizie in sanatoria, con la regolamentazione dei rifiuti, con una casetta dell’acqua ma, soprattutto, con un’efficiente pubblica amministrazione che, in 24 ore, sia in grado di fare aprire una nuova attività nella speranza di riportare in auge nuovamente il commercio a San Giuseppe Vesuviano».

Il Mattino 12 ottobre 2012 20121012

San Giuseppe Vesuviano – A sostenerlo il Pd e due liste civiche. Lo slogan scelto: «Tutto cambia» – Casillo e la campagna elettorale in stile Obama

AgostinoCasillo nel corso dell’apertura della campagna elettorale, martedì 9 ottobre, in Piazza Risorgimento

San Giuseppe Vesuviano. Gadget e t-shirt in vendita, nel pieno rispetto della natura e delle regole, con la distribuzione del programma e del materiale di propaganda. Si è presentato così «stile Obama», l’altra sera a San Giuseppe Vesuviano, in Piazza Risorgimento, il più giovane dei candidati a sindaco nella corsa alle elezioni del 28 e 29 ottobre prossimo. Agostino Casillo, 29 anni, giovane dirigente d’azienda con laurea e master in scienze politiche, cavalcando il suo motto

Il comizio

«Tutto cambia», ha voluto presentarsi in maniera diversa ai cittadini di San Giuseppe Vesuviano chiamati al voto dopo circa tre anni di commissariamento. Un breve comizio e poi in giro con gli elettori tra i gazebo allestiti in piazza. «Il nostro programma punta essenzialmente sulla riqualificazione della cittadina anche attraverso il sostegno a nuove imprese con un consorzio servizi e una banca di credito cooperativo – ha spiegato Agostino Casillo – Puntiamo sull’incremento dei sistemi di comunicazione con cablaggio della città e banda larga WiMax. Ma anche ai divertimenti con concerti di arte musica e cultura magari impiantando un laboratorio artistico permanente senza dimenticare il verde comune. A tal proposito pensiamo di introdurre una EcoCard, per alleviare i problemi di rifiuti con accumulo di crediti familiari da spendere in futuro».

Tra i gazebo

Casillo ha poi sottolineato i punti cardini del programma. «La solidarietà e soprattutto la partecipazione. Se eletti renderemo libero l’accesso a tutti gli atti dell’amministrazione». Tre liste a sostegno. Le due civiche; «Vocenueva», l’associazione dove si è formato l’aspirante sindaco, composta da giovani talenti che non hanno mai avuto a che fare con la politica di palazzo e «Libera San Giuseppe», una civica con tanta gente della società civile pronta a battersi per il rinnovo della città. Al loro fianco anche il Partito Democratico accodatosi ai ragazzi «rottamatori» dopo averne condiviso il programma. I prossimi appuntamenti prevedono una passeggiata in bicicletta dei candidati per tutto il paese e incontri nelle periferie e nei quartieri. «Per noi la campagna elettorale deve essere esempio del modo diverso con cui vogliamo approcciarci all’amministrazione comunale».

Il Mattino 11 ottobre 2012 20121011

Audipress: Il Mattino sale a 975mila lettori

Il MattinoPerformance più che positiva per Il Mattino. Secondo gli ultimi dati sul numero dei lettori rilevati dall’Audipress, il quotidiano diretto da Virman Cusenza, nell’ultimo trimestre 2010 e il primo del 2011, è salito a 975 mila lettori, ben 137.000 in più rispetto alle precedenti rilevazioni, portando il segno a un +16,3%. E’ in assoluto l’incremento più significativo. Ancora più rilevante se si pensa che molte sono le testate che non riescono, invece, ad arrestare la caduta. A livello di classifica generale Il Mattino si attesta in nona posizione. La Gazzetta dello Sport con 4.126.000 lettori medi giornalieri (-4,5%) si conferma il quotidiano più letto d’Italia, seguito da La Repubblica che comunque perde 40 mila lettori giornalieri e si porta a quota 3.250.000 (-1,2%). Al terzo posto c’è il Corriere della Sera che guadagna 85 mila lettori (+2,9%) e arriva a quota 3.056.000. La Stampa con 2.080.000 lettori (-0,6%) resta al quarto posto, seguita dal Corriere dello Sport-Stadio (1.628.000 lettori, -1,1%). Buono il risultato anche dell’altra testata del gruppo Caltagirone editore: il Messaggero, nel primo trimestre 2011 ha infatti aumentato di circa 50.000 persone i lettori (+3,5%), arrivando a 1 milione e 460.000. Nella top ten anche il Resto del Carlino con 1.207.000 (-30.000, -2,4%), il Sole 24 Ore con 1.015.000 (-11,2%) e infine Tuttosport con 937 mila lettori (+0,3%). Tra i fogli d’opinione va bene Libero: 392.000 lettori, +6,2%.

Economia pag.15 Il Mattino 05 maggio 2011